Il coraggio di essere diversi

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Da qualche tempo si sente: l’alpino non è più quello di una volta. È vero l’alpino di oggi non è più quello di una volta perché ha una cultura e una attività professionale ben diverse da quelle degli alpini di ieri. Deve rimanere però in noi alpini di oggi sempre ben impressa nel nostro spirito l’alpinità, espressa nel sociale con il nostro profondo senso del dovere e della solidarietà umana, quella solidarietà che ci deve portare al di fuori dai limiti dei nostri Gruppi, deve portarci in mezzo alla gente perché è la gente che ce lo chiede, quella gente che alle nostre Adunate e alle nostre manifestazioni ci applaude, ha bisogno di noi, della nostra lealtà e del nostro dare senza chiedere niente in cambio.

In una società come quella odierna dove l’egoismo e il voler sopraffare il prossimo è presente in tutti i campi della vita sociale, noi dobbiamo essere “diversi”, dobbiamo andare avanti per la nostra strada, quella che abbiamo intrapreso tempo fa quando alzando il braccio destro abbiamo gridato con tutta la nostra forza “lo giuro”, abbiamo giurato fedeltà e dedizione alla nostra Patria che, bene o male, esiste ancora. Esiste nelle persone che ci circondano, quelle persone che ci chiedono di dimostrare che siamo “alpini di oggi”.

Sebastiano Fasol Gruppo Bussolengo, Sezione Verona

Caro Sebastiano condivido la tua lettera parola per parola. E lascia che ti dica bravo quando sostieni che noi dobbiamo avere il coraggio di essere “diversi”. Oggi questo aggettivo viene usato con ambigua ironia. E invece esso è l’anima di ogni vero cambiamento, perché esser diversi è il coraggio di non essere conformisti, togliendoci dal gregge banale e irrilevante del così fan tutti.