Gli alpini intervengono a Brescello, colpita dall’alluvione dell’Enza

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Le piogge abbondanti gonfiano i fiumi in Emilia, e un tratto dell’argine dell’Enza, nel territorio del Comune di Brescello, cede. È un evento dirompente, molto più grave della tracimazione delle acque: la piena si riversa nelle campagne tutta d’un colpo, la corrente delle acque esondate è forte e trascina tutto con sé, e il fango ricopre ogni cosa, penetra dappertutto.

È questo lo scenario nel quale, da questa mattina, circa 80 volontari della Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Alpini, provenienti da diverse Sezioni di Lombardia, Veneto, ed Emilia Romagna, ben coadiuvati da alcune squadre AIB del 2° e 3° Raggruppamento, sono impegnati ad operare per risolvere l’emergenza e portare soccorso alle popolazioni colpite.

Un intervento importante, espressamente richiesto dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile per quanto riguarda le squadre di Lombardia e Veneto mentre, per le squadre dell’Emilia Romagna, realizzato nell’ambito dell’Attivazione della Colonna Mobile Regionale, che fin dalla primissima mattina ha cominciato a mostrare i suoi frutti.

Nella terra di Peppone e Don Camillo, raccontate così bene da Giovannino Guareschi, dove la genuinità della gente, i valori etici e morali e le contrapposizioni vissute risultavano tanto forti da conservare sempre stima, rispetto ed amicizia, i volontari della Protezione Civile dell’ANA, ancora una volta, testimoniano nel modo più eloquente, con i fatti tangibili, quello che è il loro DNA di solidarietà, impegno e dedizione.

Buon lavoro, ragazzi! E grazie!

Stefano Meroni