Il Centro per la gestione degli archivi dell’Esercito intitolato al capitano Fiorito

0
871

Il comprensorio militare di Candiolo, sede del Centro unico per la gestione degli archivi dell’Esercito Italiano (via Orbassano 12/bis), è stato intitolato al capitano Manuel Fiorito, Medaglia d’Argento al Valor Militare alla memoria, caduto in Afghanistan il 5 maggio 2006 in seguito all’esplosione di un ordigno comandato a distanza e attivato durante il passaggio della pattuglia italiana di cui era comandante.

Hanno partecipato alla cerimonia i genitori di Fiorito, Michele e Maria Costantini e le sorelle Sandra e Selene. Il comandante del comprensorio militare, colonnello Benito Maglitto, ha ricordato il giovane Capitano “caduto in Afghanistan mentre era impegnato in una missione per alleviare le sofferenze di una popolazione martoriata”.

Il generale Biancafarina, nel ricordare l’evento che ha causato la morte del Giovane ufficiale e del maresciallo capo Luca Polsinelli (9° Alpini de L’Aquila), nonché il ferimento di altri quattro militari del 2° Reggimento alpini di Cuneo (lo stesso Reggimento del Capitano Fiorito), ha evidenziato come “il Capitano Fiorito, rimasto gravemente ferito durante l’attentato di un gruppo di talebani, prima di pensare a se steso ha fatto di tutto per garantire la sicurezza e la difesa dei suoi uomini. Per questi motivi, nel 2008, il Presidente della Repubblica gli ha conferito la Medaglia d’Argento al Valor Militare alla memoria.

Rivolgendosi ai genitori e alle sorelle, nel ringraziarli per essere presenti ha rivolto un pensiero commosso e reverente “a tutti i feriti e i caduti nell’adempimento del dovere. Essi rappresentano la tangibile testimonianza di onore, dedizione e fedeltà alla patria, nonché inestimabile patrimonio morale e spirituale, da cui noi tutti possiamo trarre quotidiano esempio e sprone. I nostri caduti costituiscono un esempio mirabile, non solo per la Forza Armata, ma, ritengo, per tutto il Paese”.