Note sull'impiego dei volontari nelle attivit di ricerca di Yara

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Non si sono ancora completamente spente le polemiche sull’operato dei volontari di Protezione Civile, appartenenti a tutte le sigle associative, dopo il ritrovamento del corpo di Yara Gambirasio a Chignolo d’Isola (Bergamo). I volontari hanno compiuto ricerche per tre mesi con diligenza e abnegazione e hanno prestato la loro opera in modo personale, spontaneo e gratuito (ai sensi della legge n. 266/’91). La loro attività, sin dalle prime ore, si è esplicitata con la presenza quotidiana e nel mettersi a disposizione di chi dirigeva le indagini.

Ogni richiesta degli organi delegati alle ricerche, ha comportato una risposta tempestiva, sia nei tempi che nel numero dei volontari richiesti. Com’è abitudine poi in circostanze simili, i volontari hanno operato in supporto di chi poteva conoscere meglio gli elementi utili alle indagini.

Le immagini più volte mostrate dalle televisioni nazionali e locali, che evidenziavano la presenza, il 12 dicembre, di nostri volontari accanto al luogo del ritrovamento è da considerare per ciò che si vede, senza l’aggiunta di congetture e interpretazioni. Nel campo dove è stata ritrovata Yara i nostri volontari non sono mai entrati a compiere ricerche: le disposizioni ricevute non lo prevedevano.

Ringrazio quindi tutti coloro che hanno operato con diligenza, generosità e abnegazione. La gente che ci ha visto ad ogni ora, sotto l’acqua, la neve, il freddo ci ha, con manifestazioni personali, abbondantemente promossi. I clamore suscitato è stato a danno dei veri e trasparenti sentimenti di solidarietà di chi ha operato e del dolore dei familiari.

Giuseppe Bonaldi
Coordinatore Nazionale della P.C. ANA


In risposta alle polemiche sollevate dall’impiego dei volontari di protezione civile nell’ambito delle attività di ricerca di Yara Gambirasio, il Dipartimento nazionale della Protezione Civile ha emesso questo comunicato.

Leggi il comunicato della Protezione Civile nazionale