Poche ore dopo il devastante terremoto che ha colpito l’Abruzzo, con epicentro L’Aquila, le prime squadre cinofile, specializzate per la ricerca di persone sotto le macerie, erano già operative a Coppito, una frazione dalla millenaria storia, a cinque chilometri dal capoluogo, dove le conseguenze del sisma sono state particolarmente pesanti.
La nostra Protezione civile è stata allertata dal Dipartimento nazionale diretto da Guido Bertolaso ed è in attesa di ulteriori sviluppi. Per intanto sono partite le squadre necessarie nelle primissime ore: quelle specializzate nell’individuare persone sepolte sotto le macerie. Le unità cinofile operative guidate da Franco Bottegazzone sono, per ora, quelle di Torino, Bergamo, Como e Verona, concentrate nella zona di Coppito.
A Paganica sono all’opera volontari della Sezione Abruzzi mentre dal Veneto, nelle prime ore del mattino, sono partiti cento nostri volontari con apparecchiature radio, gruppi elettrogeni, una cucina da campo ed equipaggiamento che li renderà oltre che operativi anche autonomi per tre giorni. Altre squadre con due torri elettrogene sono partite dalla Valcamonica.
Per ora come rende noto un comunicato del presidente nazionale Corrado Perona pur permanendo l’allertamento generale, non dovranno essere prese autonome iniziative, queste saranno decise dalla catena della Protezione Civile. Per dimostrare ancora una volta la nostra solidarietà nei confronti della popolazione colpita dal sisma verranno diramate, nei prossimi giorni, specifiche direttive.
Sono in stato di allerta tutte le nostre Sezioni, ospedale da campo compreso, in attesa di sviluppi e di disposizioni del Dipartimento della Protezione civile nazionale. Ancora una volta, dunque, l’Associazione viene mobilitata per una emergenza.
Nelle foto d’archivio: unità cinofile ANA in addestramento per la ricerca di persone sepolte dalle macerie.