Quattro ore sull’Ortigara

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Asiago, 13 maggio E’ stato il giorno dell’Ortigara. Quasi settecento alpini si sono dati appuntamento alla Colonna Mozza per ripetere il convegno , a 86 anni di distanza da quello del 6 settembre 1920. In quell’occasione gli alpini della neonata ANA si riunirono per ricordare i 22.000 compagni d’arme, di 24 battaglioni alpini che lasciarono la vita su quelle balze in una delle maggiori carneficine della prima guerra mondiale.

 

Da allora, con la sola parentesi della seconda guerra mondiale, le Adunata si sono svolte ogni anno. A parte la presenza di una compagnia in armi del battaglione Feltre, della Bandiera di guerra del 7º Alpini, del gonfalone di Asiago e di tanti altri, si è ripetuta la stessa scena del 1920 con un vibrato discorso di alto contenuto alpino e patriottico del presidente Perona al posto di Andreoletti e di don Rino, cappellano della sezione di Verona, in luogo di monsignor Bevilacqua che in quell’occasione pronunciò un’omelia rimasta famosa negli annali dell’Associazione.

Anche don Rino ha detto frasi di alto contenuto patriottico, paragonando il sacrificio degli alpini sull’Ortigara a quello del Cristo. Entrambi i conferenzieri non hanno mancato di ricordare il capitano Fiorito e il maresciallo Polsinelli, Caduti per la pace in Afghanistan. Hanno fatto ala a questa cerimonia, asciutta ed essenziale, il Labaro e 53 vessilli tra cui quelli di alcune sezioni all’estero. Tra le personalità il ministro Giovanardi, l’ex presidente ANA Parazzini e lo scrittore Rigoni Stern.

Quasi tutti gli intervenuti sono saliti alla Colonna Mozza a piedi, presidente Perona in testa; lieve la salita, nel ricordo dei nostri Caduti. Tutti!

Cesare Di Dato

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