VERCELLI – Cittadini onorari

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    È stata una giornata piena di emozioni, quella vissuta a Vercelli in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria all’Ana e, nel pomeriggio, dell’assegnazione del premio “Alpin d’la Bassa”, giunto alla sesta edizione. «Sempre davanti nell’aiutare chi è in difficoltà, i primi a correre per dare una mano, a prestarsi gratuitamente per qualsiasi genere di aiuti sociali, a dire presente in caso di necessità impellenti – con queste parola il sindaco, Maura Forte, ha iniziato il suo indirizzo di saluto agli alpini – rappresentate un modo di essere, uno stile di vita, contraddistinto dal senso di fratellanza, dal rigore morale, dalla lealtà e dalla gioia di vivere nello spirito della solidarietà e dell’altruismo».

    Nella sala consigliare alla presenza del Presidente dell’Ana, Sebastiano Favero, l’allora comandante delle Truppe Alpine, generale Federico Bonato, del sottosegretario Luigi Bobba, del prefetto Maria Rosa Trio, del questore Rosanna Lavezzaro, del comandante provinciale dei carabinieri, Ronchey, e di numerose altre autorità ha poi continuato: «È semplice riconoscervi perché le caratteristiche che vi contraddistinguono sono evidenti e comuni: avete una grande fede, amate la famiglia, il lavoro, la Patria, amate la montagna e custodite la natura, siete generosi, avete il senso del dovere, siete solidali, fate dell’umiltà la vostra forza, siete amici di tutti, amate l’allegria, siete custodi delle tradizioni e dei costumi, avete grande senso dell’onore, ricordate i caduti, siete altruisti, siete orgogliosi del Tricolore, non scendete a compromessi sui principi, siete sempre pronti al sacrificio, avete un alto senso civico e tramandate ai giovani la storia con l’esempio. Chi non è nato alpino, però, non può limitarsi ad essere orgoglioso e fiero di uomini che dedicano parte della loro vita ad aiutare il prossimo e le persone in difficoltà, ma deve saper cogliere l’esempio e trovare la forza per seguirlo».

    Il Presidente nazionale Favero, riprendendo il tema dell’umiltà ha ringraziato il sindaco, e con lei tutta la città «per l’onore ricevuto con il conferimento della cittadinanza. Penso che il merito maggiore vada alla nostra Sezione di Vercelli che ci rappresenta sul territorio. Noi vogliamo vivere i valori delle nostre tradizioni oggi, non vogliamo solo ricordare il passato ma, ricordandolo, vivere l’oggi per creare un domani per i nostri giovani. Giovani che ci auguriamo facciano il loro dovere con umiltà: l’unica strada per mantenere una società sana e responsabilmente giusta».

    Il generale Bonato ha detto di essere orgoglioso di comandare dodicimila uomini, e donne, ben descritti dal sindaco Maura Forte. Ricordando le varie missioni di pace in cui diverse unità delle Truppe Alpine sono dislocate all’estero, ha sottolineato come ci siano anche 1.500 alpini impegnati nell’operazione “strade sicure” su tutto il territorio nazionale e ventiquattro di loro sono operativi tra il sito nucleare di Saluggia e i tribunale di Vercelli. Nel pomeriggio la presentazione del libro “Cento (e una) lettere dal fronte – Un secolo dopo”, condotta dallo storico Paolo Borgna e dal giornalista di Repubblica, Roberto Orlando, rispettivamente redattore della prefazione e curatore del libro che raccoglie 100 lettere e diverse fotografie dei fratelli Eugenio e Giuseppe Garrone, alpini e Medaglie d’Oro al valor militare morti sul fronte del Grappa tra il novembre 1917 e il gennaio 1918.

    Presentazione che ha fatto da preludio all’assegnazione del premio “Alpin d’la bassa” conferito a Giuseppe Tartaglino, classe 1950, arruolato nel 1968 a Fossano come artigliere alpino, congedato nel 1969 e, da allora, iscritto all’Ana. Questa la motivazione: “Grande esempio di alpinità e umanità, ha da sempre dato tanto per la Sezione, per il suo gruppo e per tutto il mondo alpino Vercellese e non. Con il suo impegno nel sociale e con le sue innumerevoli trasferte alpine ha contribuito a far conoscere la nostra Sezione in tutta Italia”.

    Tartaglino ha speso la sua vita per l’Ana, durante il suo mandato di Capogruppo del Don Pollo di Vercelli, nel 2000, viene realizzato il monumento ai Caduti alpini. Da sempre impegnato nel sociale ha partecipato a operazioni di protezione civile in Italia e all’estero, impegnato nel sociale è una bellissima figura di alpino. La giornata si è conclusa con una cena di gala durante la quale, il Presidente Medri rivolgendosi al sindaco Maura Forte ha detto: «Adesso non ci resta che iniziare subito a lavorare per il raduno di Raggruppamento del 2018, dal 12 al 14 ottobre, quando ospiteremo circa 30mila persone».

    Gian Maria Gagna