Vai vecio… siamo alpini

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    Caro direttore, vorrei che questa mia potesse essere letta da quelli fra noi che pensano che con l’abolizione della leva territoriale il nostro Corpo non sia più lo stesso poiché ormai composto da volontari largamente provenienti dal Sud o dalle isole.

    Giorni fa, avendo perso il supplemento de La Stampa sulle Penne Nere, ho chiesto al mio edicolante se fosse possibile richiederne una copia. Questi mi rispondeva che ci avrebbe provato ma senza garantirmi nulla. Sentendo le mie parole di disappunto, un ragazzo con accento siciliano mai visto prima, ma residente nel mio paese, mi si è avvicinato: “Sono un alpino anch’io. Se vuole posso chiedere al Comando se ne hanno ancora una copia…”. Ha voluto che gli lasciassi il mio indirizzo ed il giorno dopo si è presentato con la pubblicazione e un semplice biglietto: “Con tanto affetto l’alpino cmc. Santino Vincenzo regala questo libro della Storia delle Penne nere all’alpino M. Franco Sbarato”. Non ha voluto nulla e mi ha salutato con parole non del suo dialetto: “Vai vecio…siamo alpini!”. Forse non si è accorto che quelle parole hanno fatto inumidire gli occhi di un vecchio capitano di settantacinque anni che in quel momento ha avuto la certezza che gli alpini, da qualsiasi regione provengano, saranno sempre gli stessi.

    Michelfranco Sbarato – Bricherasio (TO)

    Semplicemente uomini di serie A.