Da Pordenone… a L’Aquila!

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    Passione, entusiasmo, ottimismo. E la volontà di rialzarsi dopo essere stati messi in ginocchio a causa di fattori esterni. Pordenone come L’Aquila: due città, che per ragioni diverse stanno soffrendo, ma che grazie all’Adunata possono tirare su la testa per ripartire. In questo concetto si riassume il passaggio della stecca avvenuto domenica sera in piazza XX Settembre a Pordenone a suggello di tre giorni di festa. Alla presenza del sindaco Claudio Pedrotti, del presidente della sezione di Pordenone Giovanni Gasparet, nonché di Giuliano Di Nicola, consigliere comunale de L’Aquila e del presidente della sezione Abruzzi Giovanni Natale, è stata la pioggia ad accompagnare il passaggio del testimone.

     

    Una manifestazione, quella sulla quale è sceso il sipario, al quale l’Abruzzo ha partecipato attivamente con un suo infopoint proprio a due passi da dove si è tenuto il passaggio di consegne. Lo scopo è stato sia quello di pubblicizzare l’evento del prossimo anno ma Da Pordenone… anche cogliere alcuni aspetti organizzativi da replicare nel 2015 in occasione dell’88ª edizione dell’Adunata. Al di là della cronaca “spicciola”, in quel passaggio c’è invece un valore simbolico molto importante.

    La Destra Tagliamento è attanagliata dalle crisi aziendali che stanno mettendo a dura prova il sistema, L’Aquila e l’Abruzzo stanno cercando di trovare una via d’uscita dopo il sisma. Se questa volontà di svoltare è l’elemento che accomuna Pordenone a L’Aquila, ad essa si aggiunge un altro fattore di ulteriore contatto: l’Adunata.

    Nel Friuli Occidentale questa manifestazione ha portato fortuna; coloro che hanno partecipato alla sfilata del 9 maggio, hanno visto gli striscioni in cui le penne nere si dimostravano solidali con chi non chiude le fabbriche, sostenendo così Ideal Standard ed Electrolux. Ebbene, l’azienda di Orcenico, che solo qualche settimana prima dell’evento nazionale aveva messo in mobilità i suoi lavoratori, ha ottenuto qualche giorno dopo la cassa in deroga e poi la dimostrazione di interesse da parte di un possibile acquirente. E pure i lavoratori dell’Electrolux, che avevano interrotto una importante trattativa proprio alla vigilia dell’Adunata, hanno poi portato a casa un accordo fino al 2017. Ora tocca a L’Aquila.

    Antonio Liberti