74º AUC: quarant’anni in un lampo!

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    Più di 60 allievi del 74° AUC (1ª compagnia, gennaio – giugno 1974) si sono dati appuntamento per ricordare il 40° anniversario del Corso. L’incontro, da lungo tempo programmato e organizzato in ogni dettaglio, era stato adeguato agli impegni istituzionali di tre allievi d’eccezione: Sebastiano Favero, presidente nazionale, Angelo Pandolfo, consigliere nazionale e Fausto Macor, gen. di Divisione e già vice comandante delle Truppe alpine.

     

    Un’inaspettata finestra di alta pressione in questo piovosissimo inverno ha allietato le due giornate. Impeccabili programmazione ed organizzazione dell’evento, affidate agli allievi Guido Grenni, Fausto Macor e Sandro Balliano. Il raduno ha avuto inizio con l’alzabandiera in casa Balliano a Caluso (Torino) il venerdì sera; l’ospitalità conviviale del locale Gruppo alpini ha efficacemente svolto funzione di amalgama dei ragazzi. In un luminosissimo sabato mattina, naturalmente con orari da SMALP, la comitiva ha raggiunto Aosta.

    Nel capoluo- 74º AUC: quarant’anni in un lampo! go il programma prevedeva l’incontro con il gen. Maggi, comandante del Centro Addestramento Alpino, per noi sempre SMALP, presso la sede del Castello Cantore. Il Comandante ha illustrato l’interessante storia della splendida dimora; particolarmente emozionante per tutti ritrovarsi di fronte alla storica palestra di roccia dove ci furono insegnati i primi rudimenti di arrampicata. Con una splendida luce il panorama alpino circostante, dal lontano Ruitor al sovrastante Emilius appariva ancor più fantastico. Il pranzo, o meglio il rancio, è stato consumato velocemente, proprio come allora, alla mensa della Cesare Battisti, perché nel pomeriggio incalzavano dapprima la deposizione di una corona sul piazzale della caserma, quindi la visita di quella che fu la nostra casa per quasi un semestre ed infine il trasferimento a Pollein, luogo rievocativo di faticose esercitazioni per i fucilieri e di gelide guardie notturne per tutti.

    Difficile parlare oggi di queste due strutture e paragonarle a quanto si conserva di esse nei ricordi. Poi la cena presso un ristorante cittadino, insieme al gen. Maggi e al presidente della sezione di Aosta Carlo Bionaz, graditi ospiti. Infine il meritato riposo: per gli “scapoli” ancora una volta in caserma (Testafochi, per l’inagibilità della Battisti). La domenica alzabandiera al Castello Cantore seguito dalla Messa nella suggestiva chiesetta situata al suo fianco, officiata dal cappellano don Flavio Riva, dedicata agli alpini scomparsi prematuramente e tra questi il caporalmaggiore scelto istruttore Simona Hosquet. Atto conclusivo e significativo dell’incontro del 74° ad Aosta, la visita guidata al Museo e al Sacrario del battaglione Aosta, ancora nella Caserma Testafochi. È stata questa l’ultima apertura del Museo prima del suo smontaggio in vista della ristrutturazione del complesso. Le istituzioni hanno comunque assicurato che anche con il nuovo polo universitario l’area rimarrà destinata alle sue attuali funzioni museali.

    Giancarlo Militello