Spirito di fratellanza

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    Scrivo queste poche parole nel tentativo di esprimere un insieme di emozioni che da quasi un mese a questa parte mi hanno sconvolto la vita; so che non riuscirò ad esprimere tutto, ma voglio provarci. Scrivo a ognuno di voi come se lo facessi singolarmente perché siamo delle gocce che formano un oceano, tanti membri di un’unica famiglia. La vostra presenza, i messaggi, le dediche e il cibo che mi portate in ospedale, la disponibilità che tutti voi avete espresso ai miei familiari, le telefonate, la raccolta fondi e le mille dimostrazioni di vicinanza che mi date, sono un antidolorifico naturale e potentissimo senza il quale io sarei persa. Ho capito davvero, in un momento difficile che non avrei mai pensato di incontrare così presto in questo percorso, cosa significhi far parte di un vero esercito dove ognuno c’è per l’altro. Fino a pochi mesi fa non conoscevo molti di voi e ora è come se vi conoscessi da sempre, come se avessimo condiviso lo stesso cortile da ragazzini, è come se ci foste sempre stati. Questa sensazione mi riempie il cuore in modo indescrivibile. Nella sfortuna di un corpo rotto posso dire di avere la fortuna di aver guadagnato una consapevolezza più forte che mai: non ero cosciente ma so che non sono mai stata lasciata da sola. So che oltre alla porta della terapia intensiva c’era sempre qualcuno di voi ad aspettare e questo per un militare lontano da casa credo sia la sicurezza più importante, ma non avete lasciato sola neanche la mia famiglia dando loro un supporto costante e una vicinanza che lascia commossi. Avrei così tanto da dirvi che potrei scrivervi per ore ma più di ogni altra cosa vorrei poter guardare negli occhi ognuno di voi e dire solo grazie dal più profondo del cuore.

    Alessia

    Alessia è una giovane alpina friulana dell’8º reggimento e da febbraio è impegnata nella missione Ehanced Vigilance Activity in Ungheria, dove la brigata Julia è inserita nel Battle Group Nato. A giugno, in addestramento, è rimasta ferita in un incidente. Le settimane successive sono state delicatissime: Alessia adesso sta bene e potrà tornare fra i suoi cari. Nel frattempo, ha scritto questa lettera che riassume in poche sentite parole lo spirito di fratellanza basato sulla condivisione di una importante e impegnativa vita di servizio, ovvero da sempre l’essenza dell’essere alpini. Grazie Alessia, a te e ai tuoi commilitoni.