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Avanti sì, ma con la dovuta cautela e la ponderata visione del nostro impegno civile. È questo un suggerimento forse superfluo ma non completamente inutile anche per chi, come l'alpino, è naturalmente dotato di sobrietà, modestia, concretezza e moderazione. Le luci e il clamore della ribalta non trovano mai presenti questi uomini perchè sempre in altre faccende affaccendati . Dicevamo non inutile perchè sospinti dai traguardi fin qui raggiunti si può scivolare nella ricerca di nuovi e non sempre pertinenti campi d'intervento, già validamente attivati da altre organizzazioni di volontariato.
Dal mese di ottobre 2007 L'Alpino ha una nuova rubrica che richiama l'attenzione dei lettori sulla stampa sezionale o dei gruppi presentando brevi, curiosi stralci dei nostri giornali.
La tradizionale Messa in Duomo degli Alpini, la Messa di Peppino Prisco e la cerimonia del ricordo dei Caduti che aveva in Peppino l'oratore ufficiale, anche quest'anno si è rivelata una manifestazione imponente, segno che la voglia di ricordare è ancora un vero e proprio imperativo categorico per le penne nere. Dopo la rassegna di una compagnia in armi e dei circa sessanta Vessilli e trecento gagliardetti da parte del gen. di C.A. Armando Novelli unitamente al nostro presidente nazionale Corrado Perona, ci si è trasferiti all'interno del Duomo.
Il 4 dicembre scorso, ricorrenza di Santa Barbara, nel corso di una breve cerimonia militare alla caserma 'Cavour' di Torino, conclusasi con il solenne giuramento di fedeltà alla Patria di un contingente di volontari e sottufficiali, le penne nere del Gruppo Torino Borgata Parella hanno donato i nuovi gagliardetti alle compagnie che compongono il XXX Battaglione/32º Reggimento Guastatori della Taurinense.