In tanti, tra discendenti e gente comune, ci siamo trovati a Bovegno davanti alla “Santela dei set alpì” finemente restaurata. Come pronipote mi sono adoperato perché il voto di mamma Maria venisse rinnovato. È la storia grande e dolcissima di una mamma che ha voluto fare voto alla Madonna per il ritorno a casa di tutti i suoi sette figli andati in guerra per il nostro Paese. E la Madonna la ascoltò, come si legge dalla targa posta sulla santella. Ringrazio l’amministrazione comunale di Bovegno, il gruppo alpini che ha lavorato alla realizzazione del restauro, la restauratrice che ha fatto un lavoro straordinario.
Perché quel voto e il sacrificio di quei sette alpini abbia un significato costante nel tempo, è necessario che sia raccontato alle nuove generazioni, a coloro che non c’erano e che devono conoscere la storia del paese in cui sono nati e vivono. Sembra scontato dire che senza memoria di ciò che siamo stati, non siamo nulla e non abbiamo futuro, ma è così.
L’impegno di ciascuno di noi per non perdere le proprie radici, è quello di tramandare, nei racconti e nei segni, la nostra storia, quella che ci ha reso ciò che siamo ora. A tutti noi, pronipoti e discendenti, a tutti noi cittadini italiani, il compito di mantenere vivo l’impegno dei nostri soldati e i segni come quel voto.
Odino Gatta