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martedì, 14 Maggio 2024

Gli eroi della Cuneense

Gelido il vento sul volto dei nostri alpini quel 20 gennaio 1943. Li spingeva verso la salvezza un lontano miraggio prodigo di sacrifici e speranze mutilate. Appena un giorno innanzi la 21ª compagnia del btg. Saluzzo e la 72ª batteria del gruppo Val Po si erano immolate sul campo di battaglia aprendo la via che da Popowka conduceva a Nowo Postojalowka, terribile varco da dover superare a ogni costo. Per la Cuneense la sventura era tuttavia iniziata già nei mesi precedenti con la pressione dei russi sui punti che più avrebbero facilitato l’irruzione nelle nostre linee. Uno di questi era costituito dall’estremo settore di destra della Cuneense, a ridosso del Kalitva affluente del Don, di là del quale era schierata la divisione Cosseria. Lo presidiava il btg. Saluzzo del 2° Alpini.

Educare all’impegno civile

La quasi totalità dei 300mila alpini che fanno parte della nostra Associazione sono “figli della naja”. Per tanti giovani il servizio militare era il vero distacco dal nucleo familiare, era la prima volta che viaggiavano, conoscevano e si confrontavano con altri giovani che avevano diversi dialetti, abitudini, occupazioni. Era un periodo faticoso, spesso pieno di disagi, in cui ci si metteva alla prova per affrontare gli obblighi imposti dalla realtà militare, considerata quasi un mondo parallelo, con il suo vocabolario particolare, ritmi e riti diversi da quelli della vita civile.

TORINO – Nuovi colori al Regina Margherita

Ottantacinque volontari tra alpini della sezione di Torino e dipendenti del corriere espresso “DHL”, coordinati dalla Fondazione “F.O.R.M.A.” onlus, sono stati protagonisti di un intervento di riqualificazione di alcune aree dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino.

Onori al carnefice

Carissimo Direttore, ritorno con una considerazione che sento di dover esternare. Il 10 febbraio lo Stato ricorda l’esodo di oltre 200mila istriani fiumani e dalmati e la tragedia delle foibe con le sue migliaia di vittime. Però una dozzina di vie di città italiane (Aci Sant’Antonio, Campegine, Nuoro, Palma di Montechiaro, Parma, Quattro Castella, Reggio Emilia, Scampitella, Ussana, Verzino) sono ancora intitolate al maresciallo Tito, boia degli italiani alla fine della seconda guerra mondiale.

Premiata “La storia di Neta”

Una “buona annata” il 2013 per il concorso internazionale del gruppo di Arcade e della sezione di Treviso: quest’anno i racconti inviati sono stati 63, molti di ottima fattura. La premiazione è avvenuta domenica 5 gennaio nel palazzetto sportivo comunale con una buona affluenza di pubblico. Presenti alla manifestazione il consigliere regionale Federico Caner, il vice presidente della Provincia di Treviso, l’alpino Floriano Zambon e il sindaco di Arcade Domenico Presti. Il vicario Umberto Tonellato ha portato il saluto della sezione di Treviso in rappresentanza del presidente Raffaele Panno, assente per motivi familiari. Commosso e d’effetto, come sempre, l’intervento del padrone di casa, il capogruppo Florindo Cecconato.

Il Paradiso di Cantore

Caro direttore, sull’editoriale de L’Alpino di dicembre 2013 ritorna la solita citazione del “Paradiso di Cantore”. Ma quale paradiso? Non è ora di finirla con quella sentimentaloide espressione che poggia sul niente? Ma gli alpini sanno chi fu veramente Cantore? E che caratterino aveva?

CADORE – PADOVA – Insieme sul Monte Piana

A cura delle sezioni Cadore e Padova, dell’Associazione “Amici di Monte Piana” e dei Comuni di Auronzo e Dobbiaco, anche quest’anno si è rinnovata la commemorazione dei 14.000 Caduti dei due fronti dal maggio 1915 all’ottobre 1917 sul “Monte del pianto”.

MARCHE – Il Vajont di Giovanni Urriani

A cinquant’anni dalla tragedia del Vajont il gruppo di Acquasanta Terme ha commemorato l’alpino Giovanni Urriani, disperso nella sciagura. Urriani era in forza alla compagnia Genio pionieri del 7° reggimento Alpini e si trovava, quel giorno, in perlustrazione lungo il corso del Piave con un compagno. Furono travolti dall’ondata distruttrice e i loro corpi non furono mai più ritrovati.

SVIZZERA – Marcia “Oscar e Heidi Gmür”

La consueta marcia di regolarità in onore di Oscar Gmürr, fondatore della sezione Svizzera, e della moglie Heidi, per anni madrina della manifestazione, ha raggiunto quest’anno la 45ª edizione. La manifestazione si è tenuta nel Canton Zurigo, in concomitanza con la giornata dedicata a San Maurizio protettore degli alpini.

VERCELLI – Nelle scuole per non dimenticare

La sezione di Vercelli ha organizzato, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale, un incontro con i ragazzi delle scuole medie inferiori e superiori ed una mostra tematica sulla ritirata di Russia con documenti, fotografie e riviste di proprietà dell’alpino Paolo Scavarla, con materiale del “Museo alpino” di Cantavenna di Gabiano curato dall’alpino Carlo Monti e anche della sezione. La mostra è stata allestita nel salone “Duecentesco” di Vercelli, con il patrocinio del Comune e della Provincia di Vercelli, e l’aiuto dell’assessore alla cultura Pier Giorgio Fossale.

BELGIO – Il coro Montenero a Marcinelle

Il coro Montenero di Alessandria ha effettuato una trasferta in Belgio per partecipare al festival corale internazionale “Choeur du Pays de Charleroi”, tenuto al Bois du Cazier di Marcinelle. La risposta del pubblico è stata caldissima con molte richieste di bis. Al termine Marco Santi è stato invitato a dirigere i 400 coristi nel teatro naturale del “Bois du Cazier” con il brano collettivo “Signore delle Cime”.

NEW YORK – Quei Caduti dimenticati

La sezione ANA di New York ha ricordato una pagina di storia dimenticata del sacrificio del lavoro italiano all’estero. Nel 1892 a Krebs (odierno Oklaoma) l’attività estrattiva del carbone andava a tutta forza, con l’inosservanza delle leggi federali del lavoro. Intere famiglie lavoravano nelle miniere, e gli italiani erano numerosi.

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