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domenica, 25 Maggio 2025

Tornate presto!

Ve ne state già andando? Rimanete ancora un po’. Tornate presto. Siamo stati bene con voi. In sintesi: “Grazie alpini!”. Questo era il senso dei titoli e dei commenti che sono apparsi sui giornali locali e sui siti on line. Gli astigiani si sono risvegliati il 16 maggio più ottimisti e fiduciosi. C’è chi ha definito l’Adunata nazionale degli alpini “una ciucca allegra” dalla quale si esce con il sorriso.

Due nuove realtà

Gli stucchi dorati e i velluti rossi dell’ottocentesco Teatro Alfieri hanno fatto da cornice all’incontro tra i vertici dell’Ana e i rappresentanti delle trenta Sezioni all’estero, convenuti ad Asti per partecipare l’89ª Adunata. Sul palcoscenico si sono vissuti momenti di intensa emozione. Volti e racconti che si dipanano nei continenti con la capacità di rinnovarsi e proporre nuove storie di “alpinità e italianità” come le ha definite il Presidente Sebastiano Favero.

Giovani bandiere

Trecentocinquanta nuovi Tricolori sventoleranno all’ingresso delle scuole elementari della capitale. Sono stati donati dall’Associazione Nazionale Alpini agli alunni di Roma durante la Festa dell’Europa, celebrata in Campidoglio lo scorso 9 maggio, alla presenza del commissario straordinario di Roma Capitale Francesco Paolo Tronca e di Federica Mogherini, Alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza.

La carica dei 200

La pioggia prevista era arrivata nella notte aggiungendo qualche insidia alla possibile riuscita della competizione, tuttavia le previsioni non hanno certo spaventato gli oltre duecento biker convenuti per questo 1º Campionato nazionale Ana di mountain bike, carichi e pronti all’acqua e al fango. Sotto un cielo grigio, i moderni cavalieri multicolori fremevano. 

Una bella idea

A vent’anni ho prestato servizio militare di leva alla caserma “De Caroli” di Vipiteno, sede del gruppo artiglieria da montagna Sondrio; e a più di tredicimila albe dal congedo, tutti gli anni ritorno volentieri nella mia caserma (oggi a servizio dei soldati del 5º Alpini).

Uniti da una bandiera

Visto dall’alto è solo un chilometro, ma percorrerlo tutto a piedi è come attraversare un fiume in piena. Sono uomini di tutte le età, con donne e bambini in festa, accomunati da una sola cosa, il cappello! C’è un sano fermento per le strade prima dell’arrivo della Bandiera di Guerra, ma in prossimità di piazza 1º Maggio l’aria si fa più statica e rarefatta. Le trombe danno il via mentre il Son si sbraccia per far rientrare tutti ai lati di Corso Alfieri. 

La morale e il moralismo

Leggo su L’Alpino di marzo, la lettera al direttore “Ricordi di gioventù” e desidero iniziare questo mio intervento con l’esternare tutta la mia indignazione per le considerazioni che vedo formulate attorno alla parola “sacramentate”. Non posso rendermi conto di come sia possibile affermare che “certe sacramentate altro non erano che la veste grafica della fatica”.

UDINE – Trofeo De Bellis e coppa Julia

Al “Centro sportivo al 91” di Tarcento si sono svolte le gare di tiro con fucile Garand M1 per l’assegnazione del 38º trofeo “Guglielmo De Bellis”, riservato ai soci della Sezione. Il trofeo è stato istituito nel 1978 per ricordare la figura del maggiore alpino Guglielmo De Bellis, reduce di Russia e Presidente sezionale dal 1973 fino all’autunno del 1976, quando “andò avanti” mentre ferveva l’opera dei cantieri di lavoro alpini per la ricostruzione del Friuli terremotato. 

Doni alla città

Organizzazione appropriata, volontari motivati, risultati positivi. Questa la reale e semplice formula che anche ad Asti ha permesso di raggiungere gli obiettivi prefissati. Il 9 maggio 150 volontari della Protezione Civile di 17 Sezioni Ana hanno aperto 12 cantieri nei luoghi preventivamente concordati con l’amministrazione comunale. I lavori effettuati in 8 scuole, due parchi pubblici, in un campo attrezzato per le attività sportive e al cortile di Casa Alfieri, hanno messo a dura prova tutta la Pc Ana, sia par la parte organizzativa, sia per l’esecuzione. 

Fumetto alpino

Il suo studio, nel cuore di Asti, è avvolto in quel buio che ricorda certi pomeriggi d’estate quando le persiane sono chiuse per l’afa. Una lampada illumina un cerchio di scrivania. Qua e là fumetti di Dylan Dog. È lui il “papà”, Luigi Piccatto. Ha il volto in ombra e le mani appoggiate sopra alcuni fogli da disegno. 

Ospedale strategico

All’interno dell’Ospedale da Campo c’è una regola non scritta che suona così: “A voce i valori alpini non si declamano né si descrivono ma si vivono e si insegnano agli altri con l’esempio”. L’ho percepita subito, fin da quando, nel giugno dello scorso anno, con grande onore sono stato nominato dal Presidente Favero nuovo direttore dell’Ospedale da campo-Gruppo di Intervento Medico Chirurgico.

Mostra in grigioverde

L’89ª Adunata nazionale di Asti ha rappresentato, per noi alpini in armi, un momento molto significativo: è stato il 10º anniversario della “Cittadella degli alpini”. Nata nel 2007 in occasione del raduno di Cuneo, dopo due lustri la sua presenza costituisce ormai un momento irrinunciabile di ogni Adunata. Personalmente vi avevo partecipato una sola volta, a Bassano nel 2008, con uno stand dedicato alle missioni all’estero. 

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