Doni alla città

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    Organizzazione appropriata, volontari motivati, risultati positivi. Questa la reale e semplice formula che anche ad Asti ha permesso di raggiungere gli obiettivi prefissati. Il 9 maggio 150 volontari della Protezione Civile di 17 Sezioni Ana hanno aperto 12 cantieri nei luoghi preventivamente concordati con l’amministrazione comunale. I lavori effettuati in 8 scuole, due parchi pubblici, in un campo attrezzato per le attività sportive e al cortile di Casa Alfieri, hanno messo a dura prova tutta la Pc Ana, sia par la parte organizzativa, sia per l’esecuzione. 

     

    L’impegno notevole, e per certi versi inatteso, è stato acuito dal meteo sfavorevole che ha condizionato tutte le attività di allestimento e di “pre-campo”. Nella quotidiana riunione mattutina, prima dell’uscita nei cantieri, la pioggia non ci ha mai, mai abbandonato! Normalmente in tali condizioni invito i volontari ad attendere un miglioramento del tempo nelle strutture coperte del campo di accoglienza e così ho fatto anche questa volta, poco dopo aver dato l’avviso, non vedevo più nessuno: tutti già pronti a raggiungere e operare sotto gli acquazzoni, nei luoghi delle loro attività.

    Abbiamo potuto consegnare alla città di Asti le diverse opere solo ed esclusivamente per questo forte attaccamento, per la sensibilità verso l’impegno assunto. Nelle scuole la presenza alpina è stata apprezzata sia dagli alunni (che con canti alpini hanno allietato la consegna dei lavori), sia dai genitori che hanno viziato i volontari con gustosi generi di conforto. Per quanto riguarda le altre attività che la Protezione Civile Ana ha svolto ad Asti, meritano uno specifico riconoscimento i volontari che si sono adoperati con professionalità in ambito sanitario.

    Oltre alla competenza del personale dell’Ospedale da Campo Ana, le Squadre sanitarie della Pc hanno condotto, presidiato e diretto quattro punti di assistenza sanitaria, dislocati in luoghi “sensibili” della città. In due di questi presidi l’intervento degli addetti e la pronta applicazione delle procedure ha permesso di salvare la vita a due persone. I volontari della specialità alpinistica sono stati impegnati alla “Cittadella militare” nell’assistenza, con i militari, alla palestra di arrampicata e al ponte tibetano, predisposti dall’Ana: anche una signora in sedia a rotelle ha voluto provare l’emozione di salire… incredibile! Altra attività, svolta con perizia dai volontari Ana delle Trasmissioni e dell’Informatica, è stata la gestione della “Sala situazioni”, istituita presso locali della Provincia di Asti e diretta dai funzionari della Prefettura, visitata dal capo Dipartimento nazionale della Pc Fabrizio Curcio.

    Erano tredici i soggetti (Carabinieri, Questura, Polstrada, Vigili del Fuoco, 118, Polizia municipale, Autostrade, Ana, ecc.) che hanno sorvegliato e monitorato ininterrottamente il buon andamento della manifestazione. L’importanza di questo presidio si è palesata alle prime ore di domenica, quando il regolare flusso dei pullman al casello autostradale di Asti Est stava entrando in crisi: un pronto intervento in zona delle pattuglie della Polizia municipale ha evitato l’imbottigliamento. La lode per i 400 volontari della Protezione Civile Ana di 43 Sezioni che hanno operato all’Adunata è una medaglia alla verità. Difficile soffocare le emozioni: con un nodo in gola ribadisco il mio “Grazie a tutti!”.

    Giuseppe Bonaldi

    pc.coord.naz@ana.it