Il suono della storia
Caro don Bruno, ho letto con particolare attenzione la lettera di Marco Baraldin che rievoca un particolare delle sue avventure durante la ritirata in Russia del gennaio 1943 nel btg. Genio alpino della Tridentina. Ha ricordato lo scontro al passaggio a livello di Nikolajewka e subito ho avuto un brivido per questo racconto. Nel lontano 1943 ero stato informato personalmente dagli stessi protagonisti, rientrati al battaglione decimati, ma sopravvissuti grazie al generale Reverberi.
Alpino nell'animo
Gentile direttore, le scrivo in relazione alla lettera contenuta nel numero di ottobre di Giovanni Galeazzi di Milano e ripresa da Renzo Ronzani di Lusiana nel numero di dicembre. Sono nato a Santa Caterina di Lusiana nell’Altopiano di Asiago e nonostante avessi espresso nel colloquio di fine visita di leva ad un colonnello il desiderio di assolvere il servizio nelle truppe alpine, motivando questa mia volontà per avere uno zio reduce dalla Russia nella mitica Julia, ho svolto il servizio militare nell’Aeronautica Militare.
L’onore violato
La vicenda che da due anni vede due fucilieri di marina trattenuti in India sotto l’accusa, mai ancora diventata vero e proprio capo d’imputazione, di aver sparato e ucciso due pescatori indiani è tra le cose più avvilenti che mi sia mai capitato di raccontare. Intanto, per l’accusa in sé. Non ho mai nascosto di conoscere e di considerare un amico Massimiliano Latorre. L’ho conosciuto in circostanze difficili, a Kabul, quando mi recavo ogni giorno, nella primavera del 2007, all’aeroporto militare per fare un servizio sugli elicotteri della Marina, a base “Pantera”.
Mesi intensi per il 1° da montagna
Gli ultimi mesi dello scorso anno sono stati particolarmente intensi per gli oltre duecento uomini del 1° reggimento artiglieria da montagna di Fossano, impegnati in Sardegna con l’esercitazione di artiglieria “Shardana” e subito dopo nelle valli del cuneese con l’addestramento in montagna, sui sentieri delle Valli Stura e Pesio. Attività che dai primi giorni di dicembre sono state affiancate dall’Operazione “Strade Sicure” a Torino e in Val Susa. Per il col. Davide Scalabrin, dallo scorso settembre nuovo comandante del 1° reggimento, questo è stato un importante banco di prova per testare le capacità del suo personale.
Il cappello in chiesa
Caro direttore, so di ripetere il solito argomento, ma anche quest’anno all’interno del Duomo di Milano durante l’annuale Messa per i Caduti (complimenti a tutti per la grande partecipazione) decine se non centinaia di alpini hanno indossato il cappello durante la funzione. Io credo che i capigruppo debbano spiegare ai loro soci che non è assolutamente disonorevole togliersi il cappello in casa di altri.
LUINO – Un museo e un libro a Castelveccana
Dopo sette anni dalla posa della prima pietra, in occasione del 90° anniversario di fondazione del Gruppo, a Castelveccana è stato ultimato e inaugurato il museo degli alpini. Dopo l’alzabandiera e l’omaggio floreale al cippo di Giacomo Albertoli, martire della libertà, al quale è dedicata la sede del Gruppo, quattro reduci hanno tagliato il nastro tricolore, inaugurando ufficialmente il museo, poi benedetto dal diacono alpino Armando Caretti. Ecco i loro nomi: Stefano Passera classe 1923, Bruno Spozio del 1922, Germano Comini classe 1924 e Livio Dellea del 1917.
Identità e continuità
Caro direttore, ho letto solo oggi sul numero di dicembre de L'Alpino gli auguri del nostro presidente nazionale Sebastiano Favero e ho particolarmente apprezzato il trafiletto che riguarda i giovani. Io faccio parte del gruppo alpini di Ozzano Monferrato e giovedì 12 dicembre siamo stati onorati della visita del presidente Favero nella cerimonia di conferimento dei "Distintivi d'Oro" sezionali.
Storia e orgoglio
Il museo “Don Carlo Righini” di Domodossola è stato inaugurato ufficialmente nel 2011 ma si sviluppa da un percorso avviato negli anni precedenti con la raccolta di materiali, riconducibili agli alpini ossolani, curati e custoditi con orgoglio dalla Sezione. L’esposizione racconta in modo semplice e lineare come e perché sono nate le penne nere, attraverso quali sacrifici hanno costruito la loro storia, come hanno conquistato rilevanza nell’immaginario comune, quale posto occupano nella società e quale esempio vogliono trasmettere alle nuove generazioni.
AOSTA – Cittadinanza onoraria
La Sezione è cittadina onoraria di Aosta: la cerimonia di conferimento “quale riconoscimento per il benemerito servizio reso alla città e a tutto il territorio regionale e nazionale, sempre ispirato all’affermazione del senso civico e dei valori di libertà, pace, democrazia e solidarietà”, questa la motivazione letta dal sindaco Bruno Giordano (alpino).
LATINA – Canti di solidarietà
La sezione di Latina ha rinnovato il tradizionale appuntamento con la solidarietà, organizzando la 18ª edizione del festival corale internazionale “Canti della Montagna”. La due giorni si è aperta venerdì sera a Borgo Sabotino con il concerto del coro “Martinella” di Serrada di Folgaria, diretto dal maestro Caracristi e del coro slovacco “Cantilena”, guidato da Viera Galikova, mentre a Borgo Montenero si è esibito il coro “Marmolada” di Venezia, diretto dal maestro Favret.
Forma e sostanza
Leggo sulla vostra rivista l’articolo relativo alla Campagna del Don e rammento quanto di quell’episodio mi raccontava mio padre che, partito con l’Armir nel giugno 1940, è tornato nel 1944. Era nei servizi automobilistici al servizio della Julia ed ha patito e sofferto quanto possiamo immaginare: è tornato con congelamento ai piedi, lesioni alla vescica, “fuori di testa”.
Gli alpini di Colico in ricordo di Nikolajewka
Il prossimo 2 febbraio gli alpini di Colico celebreranno il 71° anniversario della battaglia di Nikolajewka. La cerimonia sarà preceduta dal concerto della fanfara della Brigata alpina Julia in programma sabato 1° febbraio, alle ore 21, nel teatro “De Andrè” di Mandello del Lario.