Dalle Dolomiti all’Afghanistan
C’era una volta il Nucleo pattuglie sci veloci della Scuola Militare Alpina di Aosta una cui squadra, composta da un ufficiale, un sottufficiale e due militari di truppa, vinse l’Oro nel biathlon ai giochi olimpici invernali a Garmisch Partenkirchen. Sconfitte, nell’ordine, le pattuglie di Finlandia, Svezia e Austria. Correva l’anno 1936. La Scuola Militare Alpina era nata per dare uniformità di addestramento alle truppe alpine, per formare istruttori in grado di preparare i reparti al combattimento ad alte quote e per definirne vestiario, equipaggiamento, armamento e alimentazione adeguati, lacune dimostratesi evidenti durante il primo conflitto mondiale affrontato senza specifica preparazione.
PISA-LUCCA-LIVORNO – In memoria dei Caduti versiliesi
A Pontestazzemese, una frazione del comune di Stazzema (Lucca) nel cuore dell’Alta Versilia, c’è un tempietto votivo dedicato alla memoria dei 700 alpini versiliesi caduti su tutti i fronti di guerra, durante il secondo conflitto mondiale. È qui che ha avuto luogo il raduno sezionale nel 40° anniversario dell’inaugurazione. Il monumento fu voluto dagli alpini.
PAVIA – In festa per i 90 anni
Gli alpini di Pavia hanno festeggiato i 90 anni della Sezione, alla presenza delle massime autorità locali e del presidente nazionale Corrado Perona. È stata una festa per tutto il territorio con tante iniziative collaterali. Nella sala di Santa Maria Gualtieri è stata allestita una mostra fotografica sulla Campagna di Russia, si è svolta la commemorazione di due Medaglie d’oro della Provincia, il ten. Angelo Bascapè e il gen. Franco Magnani ed è stata organizzata una conferenza sugli alpini di ieri e di oggi, con una riflessione sul patrimonio storico e sull’impegno nell’organizzazione di Protezione Civile nazionale.
PARMA – Raduno sezionale a Montechiarugolo
Il raduno degli alpini della sezione di Parma, come si usa in altre Sezioni, si tiene ogni anno in una località differente della provincia. In tal modo si rinnova il legame con le comunità locali, nella varietà di paesaggi, tradizioni, storia delle amministrazioni e delle associazioni coinvolte, nonché - fattore non trascurabile - dei Gruppi di turno che vogliono cogliere l’occasione per ben figurare.
Coro Orobica: 360 concerti in 25 anni
Se 2.930 chilometri fra andata e ritorno vi sembrano pochi… Sono i chilometri che i coristi del “Coro dei congedati della brigata alpina Orobica” percorrono mediamente ogni volta che tengono un concerto o hanno le prove: circa tre volte la distanza che intercorre fra Aosta e Reggio Calabria. Direte, chi glielo fa fare? Il desiderio di comunicare attraverso il canto i valori alpini sulla spinta di un entusiasmo che ha contagiato anche mogli e fidanzate, le prime a tifare per il coro, che seguono in tante e tante uscite.
Armati di fede e di amore
Martedì 15 gennaio ho avuto il piacere di ricevere la rivista L’Alpino, il n. 10 e il n. 11 del 2012 in un colpo solo. A pagina 4 di quest’ultima si possono leggere i dubbi del socio Nicola Pietro Bovio e le inquietudini del parroco di Bellinzago Novarese nei confronti delle armi da usare “…contro chiunque minacci la nostra Patria, la nostra bandiera, la nostra millenaria civiltà cristiana”.
BRESCIA – Un centro infantile in Ecuador
La spedizione in Ecuador degli alpini di Colombaro ha dato i suoi frutti: sono state realizzate aule scolastiche e ambienti di servizio per un centro infantile ad Esmeraldas. La richiesta di un aiuto era partita da suor Serafina Ferrari, nativa proprio di Colombaro in Franciacorta, così gli alpini hanno promosso una raccolta fondi presso le aziende del comune di Corte Franca, integrata da donazioni volontarie.
Premiati il lavoro e la famiglia
Sabato 5 gennaio ad Arcade, la palestra comunale ha ospitato la premiazione del concorso letterario internazionale “Parole attorno al fuoco”, bandito per un racconto sul tema “Genti, soldati e amanti della montagna: storie e problemi di ieri e di oggi”, dal gruppo alpini di Arcade e dalla sezione di Treviso (con il patrocinio della Regione Veneto, della Provincia di Treviso, dei Comuni di Treviso e Arcade e della sede nazionale ANA).
“Premio De Cia 2013”
Anche per il 2013 è stato indetto il bando di concorso per il premio annuale donato dall’ing. Alberto De Cia in memoria del padre, il pluridecorato gen. Amedeo De Cia. Si può concorrere al Premio con opere di storia militare degli eserciti italiani e stranieri di ogni tempo e opere di storia dell’arte e cultura storica non militare italiana.
Nikolajewka, per me…
Questo è il discorso pronunciato dall’allora presidente nazionale Leonardo Caprioli a Varese il 26 gennaio del 1997, nel 54° anniversario della storica battaglia. È un testo che non ha bisogno di commenti e che dovrebbe essere letto di tanto in tanto nelle scuole per far riflettere i giovani sui sacrifici sopportati da quanti - giovani della loro età - furono mandati a combattere una guerra che non volevano né comprendevano, ma non per questo vennero mai meno a quanto imponeva loro il senso del dovere.
L’ARMATA “RISIBILE”
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Questo libro testimonia che molti Reparti e Grandi Unità del nostro Esercito, senza domandarsi se giusta o ingiusta, combatterono onorevolmente e valorosamente una guerra impari per l’onore della propria Bandiera e del loro Paese. Ricco di testimonianze dei protagonisti, il libro descrive gli aspri combattimenti sostenuti dalla Divisione di Fanteria ‘Livorno’ in Sicilia nel luglio-agosto 1943. Il prosieguo della narrazione risale tutta la Penisola e ci parla di un Paese che resta pieno di fascino anche nel martirio del sangue e della lotta civile. |
Salvare la Patria in tempo di pace
Ho letto con attenzione l’editoriale di novembre 2012 dal titolo “Solo se liberi saremo anche profetici”. Le chiarissime, ferme, ma soprattutto forti e responsabili valutazioni del direttore sono tutte condivisibili, nessuna esclusa.