CADORE – Sul Piana, il “monte del pianto”
Sul Monte Piana, campo di battaglia dal maggio 1915 all’ottobre 1917, sono stati commemorati i 14.000 Caduti d’entrambi i fronti. Alla cerimonia organizzata dalle sezioni Cadore e Padova, in collaborazione con l’Associazione “Amici di Monte Piana” e i Comuni di Auronzo e Dobbiaco, con loro rappresentanti, erano presenti tanti alpini, anche di altre sezioni (Treviso e Bolognese-Romagnola), i vessilli delle sezioni Cadore (con il presidente Antonio Cason), Padova, Vittorio Veneto e numerosi gagliardetti e, per le Truppe alpine, il comandante del 6° Alpini, col. Luigi Rossi.
Un ponte sul futuro
Due donne, tre alpini, tre amici e una bella storia di solidarietà che inizia a Ndithini, un piccolo, sperduto villaggio tra le colline del massiccio dell’Ithanga, in Kenya, dove c’è una missione delle suore dell’ordine delle piccole Figlie di San Giuseppe che aiutano i bambini orfani, ammalati e denutriti. Negli anni hanno fatto tanto ma serve sempre una mano per sistemare e migliorare le condizioni di vita. E quando c’è stato bisogno di costruire un ponte per il villaggio gli alpini non si sono tirati indietro. Lo hanno chiamato “Il ponte delle nuove generazioni”. È un bell’auspicio per il futuro in una terra che ne ha tanto bisogno. Questa è la storia della sua costruzione…
Recuperati i resti di 10 Caduti
Riposavano sul Pasubio, la Posina e Montemaggio, dove infuriò la guerra soprattutto negli anni 1916- 17 e dove la montagna conserva ancora tanti segni di quell’immane sciagura che fu il conflitto mondiale. E che di tanto in tanto ci restituisce i resti di soldati, e chissà quanti ancora ne nasconde alla pietà dei vivi. Nelle scorse settimane sono stati recuperati i resti di nove soldati italiani e di uno austriaco.
Sfogliando i nostri giornali novembre
La nostra stampa.
Premiati tre alpini di razza
Migliaia di alpini sono venuti a Savona da ogni dove per festeggiare i vincitori del premio “Alpino dell'Anno 2011”. Sono stati tre giorni ricchi di manifestazioni concluse la domenica con la cerimonia della consegna dei Trofei e una grande partecipazione della popolazione.
Arrigo Collavino
Il 4 luglio scorso è “andato avanti” l’alpino Arrigo Collavino, di Muris di Ragogna (Udine), vero self made man dell’imprenditoria friulana nel mondo. Nato a Ragogna il 16 novembre 1926, Valentino, detto Arrigo, emigrò nel 1951 in Canada assieme al fratello Mario, lavorando per qualche anno come semplice dipendente presso industrie locali.
Nelson, un amico, una guida morale
Un grande alpino, un amico, se n’è andato. Nelson Cenci è morto lo scorso 3 settembre, aveva 93 anni. Il giorno dei funerali, concelebrati da don Agostino Plebani, da mons. Angelo Bazzari, dal cappellano militare e dal colognese don Endrio, era come essere ad una piccola Adunata. Il feretro è stato portato a spalla dagli alpini del 7° nella chiesa di Cologne tra due ali di folla.
MONZA – A Gorgonzola il raduno sezionale
Una domenica soleggiata ha accolto a Gorgonzola gli alpini brianzoli e della Martesana per festeggiare il 50° di fondazione del Gruppo e partecipare all’annuale raduno sezionale.
PADOVA – Cittadella: monumento per l’80°
Nuovo monumento agli alpini di Cittadella per l’80° del Gruppo e un fine settimana intenso: sabato con esibizioni di ballo classico-folcloristico e musica, domenica la parte ufficiale, manifestazioni varie e infine rancio alpino.
A Lusiana per parlare di futuro
La bella Adunata della sezione di Marostica, svolta nell’anno del 60° del gruppo di Lusiana, ha suggellato il gemellaggio tra la sezione locale e la sezione Germania, che proprio quest’anno celebra il suo 40° di fondazione. Ma è stata anche l’occasione per far incontrare i presidenti delle Sezioni europee, per parlare degli alpini all’estero e del loro futuro.
Gaeta – Torna il viale btg. Alpini Piemonte
Qualche anno fa inviai alla redazione la documentazione relativa alle comunicazioni intercorse tra la mia persona e il sindaco pro-tempore di Gaeta, al fine di condividere il disappunto e lo sconforto per la decisione del sindaco Raimondi che, a distanza di 25 anni dalla apposizione dava ordine di rimozione della targa posta dall’allora presidente della sezione di Latina lungo il viale di Gaeta intitolato “Viale battaglione alpini Piemonte”.
Un articolo da scrivere insieme
Ci siamo incontrati a Costalovara con tutti gli amici che operano nell’editoria alpina, ma non l’abbiamo fatto per diventare giornalisti. Per fare quello bastano le officine dei media, che sfornano “operai” specializzati di altissimo livello. Ci siamo incontrati per crescere come cittadini e per far crescere la coscienza del Paese in un momento difficile.