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giovedì, 16 Maggio 2024

In breve

Notizie in breve.

Il Premio “Martiri di Cefalonia” al capitano Todisco del 9° Alpini

Il premio “Martiri di Cefalonia” è stato tributato a L’Aquila al capitano degli alpini Francesco Todisco, in forza al 9° Reggimento. L’importante riconoscimento concesso dall’associazione culturale Vox Militiae, che annualmente conferisce il premio a personalità o enti pubblici particolarmente sensibili alle tematiche del mondo militare, ha gratificato la professionalità del capitano Todisco quando, al comando di un convoglio di mezzi militari, in occasione di un attentato terroristico subìto lo scorso anno in Afghanistan, veniva investito dall’esplosione di un ordigno posto sul ciglio della strada.

MASSA CARRARA – Il raduno della sezione Massa Carrara

Si è svolto a Carrara il 13° raduno sezionale, con il patrocinio dei Comuni di Carrara, di Massa, della Provincia e della Camera di Commercio. La manifestazione, che ogni anno onora la memoria dei 537 alpini della Provincia arruolati nella gloriosa Divisione Cuneense, Caduti e Dispersi sul fronte russo, si è aperta sabato pomeriggio con la deposizione di una corona di alloro al monumento all’Alpino, nel cimitero monumentale di Carrara, per proseguire poi in serata, nel duomo, con l’esibizione delle corali: “Fortitudo mea in rota” di Carrara e “Alessandro Guglielmi” di Massa, che hanno eseguito canti della tradizione alpina e operistica.

SUDAFRICA – Due alpini alla Kalahari Marathon

Si è disputata in ottobre la 12ª edizione del Kalahari Augrabies Extreme Marathon gara di marcia in 6 giorni su un percorso di 250 chilometri. Gli unici due italiani che hanno partecipato sono due alpini dell’8° reggimento di Cividale del Friuli (Udine), il 1° maresciallo Leandro Salomone e il 1° caporal maggiore Ingrid Qualizza, che si sono qualificati rispettivamente 7° e 8° nella classifica generale e secondi assoluti nella classifica degli europei in gara che ha visto 28 nazioni partecipanti.

MODENA – Prignano: Adunata sezionale e 80° del Gruppo

La 69ª Adunata della sezione di Modena si è svolta quest’anno a Prignano sulla Secchia in occasione dei festeggiamenti per l’80° di fondazione del Gruppo guidato da Guerrino Costi e l’intitolazione di una piazza agli Alpini. La festa è iniziata il sabato - in un paese vestito di tricolore - con l’alzabandiera e la partecipazione di una folta rappresentanza di alunni delle scuole che hanno portato una gaia nota di tricolore. Successivamente è stata inaugurata una mostra storica al Centro Civico, dove ha avuto luogo la premiazione dei ragazzi vincitori del concorso “Alpini Sempre”.

Un quadro, non un piastrino

Ne L’Alpino n. 9, ottobre 2011, a pag. 35, si dice:”…Carmela riceve da Respighi il quadro con il piastrino” (cerimonia di Roccaraso). Preciso che quello che appare non è il quadro contenente il piastrino, ma un quadro offertomi dalla famiglia Cicone sul quale sono riportati dati biografici dell’alpino disperso. 

“Siamo al passo dei migliori reparti stranieri”

Il generale Alberto Primicerj si trova ormai da tre anni a Bolzano, al vertice delle Truppe alpine. È tempo di porgli qualche domanda sulla sua esperienza di militare e di comandante. Ufficiale che si contraddistingue per la propensione alla concretezza, all’operatività, alla linearità dei rapporti, manifesta la sua vocazione alpina fin da giovane, senza incertezze, tanto che ai tempi dell’Accademia quando gli viene sottoposto un foglio per la scelta della specialità scrive nelle tre caselle di opzione: alpini, alpini, alpini. È facile quindi parlare della vita militare con franchezza. Ma sentiamolo.

Leva obbligatoria

Leggo la “lettera al direttore” de L’Alpino di novembre (pag. 4), e nella risposta a Massimo Tessitore si dice che la leva obbligatoria è stata sospesa da un governo di “segno opposto a quello attuale”, ovvero un governo non presieduto da Berlusconi. Premesso che scrivo il giorno dell’insediamento del nuovo governo Monti, devo sottolineare un errore non da poco, visto che il giornale è andato in stampa prima di quest’ultimo avvenimento.

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La nostra stampa.

C’erano una volta… cinque brigate alpine

Nel 1945, al termine della seconda guerra mondiale, la ricostituzione delle Grandi Unità alpine era ostacolata dal trattato di pace non ancora firmato e dalla precaria situazione economica e sociale del Paese stremato da una guerra durissima combattuta anche sul territorio nazionale. Con il trattato di pace firmato a Parigi il 10 febbraio 1947 e l’adesione dell’Italia alla NATO il 4 aprile 1949, il Paese può iniziare a riorganizzare le proprie Forze Armate. È in questo contesto che tra il 1949 ed il 1953 vengono costituite cinque brigate alpine con il compito della difesa dei confini nord-orientali ripercorrendo l’idea di Perrucchetti del 1872. La prima è la Julia, quindi la Tridentina, la Taurinense, l’Orobica e infine la Cadore. Ma ripercorriamone la storia.

Il gen. Fausto Macor vice comandante delle Truppe alpine

Il generale di Divisione Fausto Macor è il nuovo vice comandante delle Truppe alpine e Comandante della Divisione Alpina “Tridentina”. Il passaggio di consegne con il gen. D. Gianfranco Rossi è avvenuto lo scorso 18 novembre al Palazzo Alti Comandi di Bolzano, alla presenza del comandante delle Truppe alpine gen. C.A. Alberto Primicerj. Il gen. Macor ha assunto il prestigioso incarico al termine di un intenso lavoro in Patria e all’estero, l’ultimo dei quali presso il Consiglio Atlantico della NATO a Bruxelles quale Addetto per la Difesa e di Forza Armata, Capo dell’Ufficio Addetti e Consigliere Militare della Rappresentanza italiana. Il gen. Rossi che è stato vice comandante dal 19 aprile 2010, assumerà a breve un nuovo prestigioso incarico.

SARDEGNA – Un grande raduno intersezionale

Una bella sezione quella sarda, forte e coesa, nonostante l’esiguità numerica (circa 400 soci). Per la seconda volta Nuoro ne ha ospitato il raduno e l’allestimento di un centro operativo e di ristoro con bandiere e manifesti ovunque. È iniziato con l’alzabandiera nella piazza principale e il ricordo dei Caduti alla presenza del prefetto Pietro Lisi, del sindaco Alessandro Bianchi, del consigliere nazionale Cesare Lavizzari, di numerose autorità militari e civili e di molti cittadini.

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