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mercoledì, 18 Giugno 2025

STORIE ALPINE

Storie alpine di naja, vissute e scritte dall’autore, ufficiale degli alpini, giornalista e studioso, che cercò in ogni circostanza di mettere in pratica il motto del Tolmezzo “Mai daur”.

VECCHIO SCARPONE, QUANTO TEMPO È PASSATO

Le esperienze vissute durante la seconda guerra mondiale da una settantina di reduci e alcuni civili residenti tra il Veneto e il Friuli Venezia Giulia. Vicissitudini di guerra e prigionia in un libro coinvolgente, veicolo di approfondimenti e discussioni, l’ideale per i nostri ragazzi anche per il suo linguaggio semplice e diretto.

DALL’INTERROTTO ALL’ORTIGARA

È una miniera inesauribile quella che Pozzato e Dal Molin stanno esplorando, il primo come storico e il secondo come ricercatore di documenti fotografici, sui lunghi anni di guerra sull’Altopiano. Nel volume che proponiamo all’attenzione degli appassionati delle vicende del primo conflitto mondiale c’è una novità: non sono più, o almeno solo, oggetto di ricerca le vicende di reparti che si sono confrontati con straordinario accanimento, ma le opere militari che tattica e strategia imponevano in una guerra di posizione.

PENNA NERA ROCCIA E CUORE

La storia del gruppo di Lugo di Romagna, ma anche di una comunità laboriosa, legata agli alpini, aperta alla solidarietà e ad una tradizione di valori. Non solo un elenco di nomi e avvenimenti, ma un insieme di pensieri e riflessioni.

La "preghiera" contestata

Sono figlia di un alpino “andato avanti”, un vero alpino che voleva le cose giuste e ha lasciato a me cose belle, come vivere assieme. Sono orgogliosa di avere avuto un papà così. 

Letteratura alpina per la Biblioteca nazionale di Bucarest

Gli alpini del gruppo Romania (sezione Balcanica-Carpatica-Danubiana) hanno partecipato all’inaugurazione della Biblioteca Nazionale della Romania di Bucarest, dove le penne nere hanno allestito uno stand con alcuni volumi di letteratura alpina.

MONZA – Nova: un monumento, messaggio di speranza

Quando le penne nere di Nova Milanese decisero di dedicare un monumento agli alpini, si posero tante domande: su tutte, un concorso dei bozzetti aperto agli scultori. È stato un successo insperato, perché sono stati ben 20 i partecipanti, alcuni di notorietà nazionale.

È tempo di migrare

Il presidente emerito Giuseppe Parazzini era solito dire che quando non ci si diverte più bisogna lasciare gli incarichi associativi. Condivido e aggiungo che allo stesso modo è necessario saper chiudere un’esperienza anche quando questa gratifica pienamente. Non è un paradosso e ancor meno un’esibizione un po’ snobistica di sufficienza; è una convinzione maturata negli anni trascorsi in via Marsala. Il rinnovamento e quindi la vitalità dell’ANA passano attraverso la sua capacità di coinvolgere energie nuove con un processo di ricambio generazionale ponderato e a scadenze ravvicinate. A tutti i livelli.

GENOVA – Altavalpolcevera: 90° e raduno di settore

Grande festa per il gruppo Altavalpolcevera della sezione di Genova per il 90° di fondazione, e il raduno del 2° settore. Nella serata di sabato, al termine dello spettacolo “Battaiun anciua, storia del Battaglione Pieve di Teco”, è stato consegnato al Provinciale dei Frati Cappuccini ed al responsabile delle missioni in Centrafrica ed in Perù un cospicuo assegno, prima parte del ricavato della vendita del libro “Padre Generoso… stammi vicino, muoio”, edito dal Gruppo per i suoi 90 anni e per ricordare il concittadino Attilio Ghiglione, frate cappuccino col nome di Padre Generoso, cappellano del battaglione Gemona in Grecia, Albania e Russia. L’obiettivo è quello di costruire un pozzo in uno dei villaggi della Repubblica Centrafricana dove operano i frati cappuccini.

“Un sistema dinamico, aperto a nuove forze”

A distanza di 12 anni dalla precedente edizione, il Dipartimento nazionale di Protezione Civile ha voluto organizzare questo importante incontro che ha coinciso con il trentennale della nascita del Dipartimento ed il ventennale del Servizio nazionale della Protezione Civile.

Il rispetto del cappello

Desidero riferirmi alla lettera “Il cappello negato”, n. 1 gennaio 2012, a firma del gen. Battista Beschin di Arzignano, che ripropone il rispetto per il nostro cappello. Ho apprezzato la sensibilità di Beschin e la risposta. La mininaja sembra consolidata come attività promozionale per incentivare i giovani a conoscere il glorioso Corpo e, eventualmente, preferirlo per un loro servizio militare. 

Il 70° con i giovani, perché non dimentichino

La tragica fine del “Galilea”, che causò la perdita di gran parte del battaglione Gemona, è una vicenda che viene commemorata ogni anno dagli alpini della sezione di Pordenone a Chions, il comune che ebbe il maggior numero di vittime. Da sempre, questa manifestazione coinvolge la classe 4ª delle scuole elementari, intitolate al ten. alpino Berengario Ortiz, Caduto sull’altopiano di Asiago nella Grande Guerra. Anche quest’anno, il 4 marzo, dopo lo sfilamento attraverso il paese e la deposizione della corona d’alloro al monumento ai Caduti, il corteo ha raggiunto il camposanto dove dal 1947 è collocato il monumento a forma di nave che riproduce il “Galilea”.

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Nato ad Aosta il 20 gennaio 1997 è dottore commercialista, iscritto anche all’albo degli esperti contabili della Valle d’Aosta e ha l’abilitazione alla professione...

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