Un master Nato sulla neve, con gli alpini
Si è svolta dal 20 al 27 febbraio scorso 2012 a La Thuile (Val d’Aosta) con il prezioso supporto del personale del Centro di Addestramento Alpino, che ha fornito anche il necessario sostegno logistico, l’esercitazione Eagle Snow Master 2012, attività addestrativa in ambiente montano del Comando di Corpo d’Armata di Reazione Rapida della NATO (NRDC-ITA) di Solbiate Olona. L’attività, che ha coinvolto circa 90 militari di 9 diverse nazioni appartenenti alla NATO, è stato il momento culminante di un intenso periodo di preparazione presciistica iniziata alcune settimane prima nella sede stanziale di Solbiate Olona.
Dedicato al capitano Ranzani il terminal di Herat
Il 7 marzo, ad Herat in Afghanistan, si è svolta la cerimonia di inaugurazione del nuovo terminal dell’aeroporto civile, che è stato intitolato al capitano Massimo Ranzani del 5° reggimento Alpini, deceduto il 28 febbraio 2011 per le ferite riportate nell’esplosione di un ordigno. All’evento ha presenziato il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, gen. C.A. degli alpini Claudio Graziano, che era accompagnato dai genitori dell’ufficiale caduto, papà Mario e mamma Gabriella, mentre le autorità afgane sono state rappresentate dal governatore della Provincia di Herat, Saba.
Gli artiglieri del “Vicenza” in Kosovo
Pec - L’Italia è presente in Kosovo dal 1999. I militari italiani sono stati chiamati dalle Nazioni Unite per contribuire a mantenere sicuro il territorio, assicurare la libertà di movimento e l’incolumità delle persone, vigilare alcuni siti a status speciale, quali il Patriarcato di Pec e il Monastero di Visoki, a Decani e garantire d’intesa con le organizzazioni internazionali e con le autorità locali il rientro e reinserimento dei rifugiati, dopo la lunga e crudele guerra che ha insanguinato il territorio.
E la nave si accosta pian piano
Lo scorso 16 dicembre il gruppo di Arzignano e I Crodaioli di Bepi De Marzi avevano deciso di chiudere con un evento speciale la celebrazione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. L’evento si era tenuto all’interno dello stabilimento della Marelli Motori grazie alla disponibilità dell’amministratore delegato di questa importante realtà industriale di Arzignano e d’Italia, ing. Ditri. A concerto iniziato, però, qualcuno aveva telefonato segnalando la presenza di una bomba, costringendo così gli alpini ad interrompere la manifestazione. Serata rovinata da un delinquente imbecille.
Alpiniadi: 1.300 in Valle del Biois
“A” come atleti, agonismo, alpini e amicizia. Sono queste le parole che descrivono il successo della prima edizione delle Alpiniadi invernali, organizzate dall’8 all’11 marzo nella splendida Valle del Biois, in provincia di Belluno. Nate da una proposta della Commissione sportiva presieduta da Onorio Miotto e coordinata da Daniele Peli, le olimpiadi alpine hanno trovato il sostegno della sezione di Belluno, guidata da Arrigo Cadore, che ha coinvolto nell’organizzazione enti e istituzioni locali, creando quella sinergia che ha dato risalto non solo alla competizione sportiva ma anche alla promozione dell’Associazione e, più in generale della montagna, elemento indispensabile nella vita del nostro Paese.
Gli eroi di quota 176 a Nowo Kalitwa
Negli angosciosi giorni dell’offensiva sovietica sul Don, in Italia occorreva risollevare gli animi dei lettori e allontanare il presagio del terribile destino che attendeva la nostra Armata in Russia. Fu così che il pittore Walter Molino concepì la copertina de “La Domenica del Corriere” in uscita il 10 gennaio 1943, in modo da dare l’idea che i russi potevano ancora essere fermati.
Quel sorriso dei reduci che vuol dire Italia
Quando si pensa alla Campagna di Russia si pensa inevitabilmente al freddo e alla neve, due elementi che tante sofferenze hanno causato ai nostri soldati impegnati su quel fronte. E la neve pareva aver giocato un brutto scherzo agli alpini abruzzesi che si erano visti costretti a rinviare la tradizionale manifestazione per la commemorazione del sacrificio della Julia, ed in particolare del battaglione L’Aquila, nelle cosiddette battaglie di Natale al quadrivio insanguinato di Selenyj Jar.
Marò: lettera di Perona a Monti e Di Paola
Il maresciallo Massimiliano Latorre e il sergente Salvatore Girone, i due marò del battaglione San Marco accusati dell’omicidio di due pescatori in India, dovranno probabilmente attendere l’esito delle votazioni in programma nel distretto di Kerala prima di sapere qualcosa sulla loro detenzione decisa dalla Corte di Kollam.
Afghanistan, attaccata una base, ucciso un sergente, cinque feriti, due gravi
Giunge dall’Afghanistan la tragica notizia della morte di un nostro militare: è il sergente Michele Silvestri, del 21° reggimento Genio guastatori della brigata Bersaglieri di stanza a Caserta, che lascia la moglie Nunzia e un figlio di 8 anni. Altri cinque militari sono stati feriti, due in modo grave: il caporal maggiore Monica Graziana Contraffatto, 31 anni di Gela e il maresciallo Nicola Storniolo.
Le riunioni dei presidenti di Sezione
Si ribalta un Lince: muoiono tre fanti italiani
Attraversavano un torrente in Afghanistan quando il loro Lince si è rovesciato, in pochi secondi è stato coperto dall’acqua e per tre nostri militari bloccati all’interno non c’è stato scampo. Così sono morti tre fanti del 66° reggimento fanteria “Trieste” che ha sede a Forlì ed è inquadrato nella brigata aeromobile “Friuli”. Le vittime sono il caporal maggiore capo Francesco Currò, 33 anni, di Messina, il primo caporal maggiore Francesco Paolo Messineo, 29 anni, di Palermo, e il primo caporal maggiore Luca Valente, 28 anni di Gagliano del Capo (Lecce).
“Con lo spirito che abbiamo ereditato”
Sul piazzale della scuola Nikolajewka di Brescia, realizzata dagli alpini per aiutare ragazzi in difficoltà, sabato pomeriggio, 28 gennaio, si è svolta la commemorazione della battaglia sostenuta dalla Divisione Tridentina 69 anni fa per rompere un accerchiamento che avrebbe portato all’annientamento decine di migliaia di soldati. Avvenimenti lontani, ma sempre presenti nella memoria di noi tutti e in particolare dei reduci Ugo Balzari, Giobatta Danda, Beniamino Salvadori, Angelo Viviani, Rino Daldosso, Domenico Pasi, Luigi Sottini e Agostino Floretti che si ritrovano ogni anno per ricordare tanti compagni rimasti nella steppa, ma anche per osservare nei loro volti i segni del tempo e contare le assenze.