Nel segno dell’alpinità

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    Il Premio letterario nazionale “Alpini Sempre” riconosce il merito di chi si adopera per onorare il Corpo degli alpini e mantenere viva la memoria sia dei tragici fatti bellici che delle attività di solidarietà svolte in tempo di pace. Quest’anno si è svolta la 20ª edizione che è stata dedicata alla memoria di Davide Zendale, figlio del capogruppo di Ponzone, prematuramente scomparso. Lo scorso 29 ottobre, nel centro culturale La Società di Ponzone (Sezione di Acqui Terme), sono stati premiati i vincitori.

    Dopo gli interventi istituzionali si è proceduto nella lettura delle motivazioni per ogni libro scelto dalla giuria, a partire dalla categoria “storico-saggistica”, in cui sono state premiate ex aequo due opere, ossia Francesco Fagnani con “Selenyj Jar – Il destino ha scelto” e Giorgio Ferraris con “Le ultime tradotte per la Russia”. Il libro di Fagnani si basa sulla testimonianza del reduce di Russia Valentino Di Franco, abruzzese del battaglione L’Aquila, a cui è dedicata la parte centrale del testo, mentre le altre due parti sono dedicate al contesto storico e ad accurati approfondimenti di tipo medico sul congelamento e di tipo storico-militare.

    Il libro di Giorgio Ferraris, avvalendosi delle testimonianze di alcuni reduci, ricostruisce le vicende, poco conosciute, dei due battaglioni complementi che formavano il 104º reggimento alpino di marcia della Cuneense e che partirono dall’Alta Val Tanaro negli ultimi giorni del 1942 per il fronte russo, vivendo destini opposti. Per la categoria “narrativa” è stato premiato Alberto Battistutti, autore del romanzo “Don” che, attraverso le vicende del protagonista, artigliere alpino della Julia, ricostruisce le vicissitudini del Corpo d’armata alpino sul fronte russo.

    Le precise descrizioni, frutto di accurate ricerche storiche, arricchiscono il racconto e ogni pagina coinvolge il lettore grazie anche al ritmo serrato nella successione degli eventi. Infine, per la categoria “fotografia” è stata premiata la Sezione di Vercelli, con il libro “Vita in guerra” che rende omaggio a Paolo Barelli, tenente medico degli alpini e ottimo fotografo, il quale ha illustrato gli scenari dei vari fronti della Seconda guerra mondiale in cui fu inviato: Francia, Grecia-Albania e Croazia. Il libro nasce dalla collaborazione tra gli alpini vercellesi, il ten. col. Mario Renna e alcuni studenti locali.

    Al termine di ogni premiazione il coro sezionale acquese Acqua Ciara Monferrina ha proposto un brano creando un’atmosfera suggestiva. Ora, come sempre, lo sguardo è rivolto alla prossima edizione, fieri di questo importante evento che, attraverso le opere letterarie, esalta i valori alpini.

    Guido Galliano