Alpiniadi: 1.300 in Valle del Biois

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    “A” come atleti, agonismo, alpini e amicizia. Sono queste le parole che descrivono il successo della prima edizione delle Alpiniadi invernali, organizzate dall’8 all’11 marzo nella splendida Valle del Biois, in provincia di Belluno. Nate da una proposta della Commissione sportiva presieduta da Onorio Miotto e coordinata da Daniele Peli, le olimpiadi alpine hanno trovato il sostegno della sezione di Belluno, guidata da Arrigo Cadore, che ha coinvolto nell’organizzazione enti e istituzioni locali, creando quella sinergia che ha dato risalto non solo alla competizione sportiva ma anche alla promozione dell’Associazione e, più in generale della montagna, elemento indispensabile nella vita del nostro Paese.

    L’8 marzo una suggestiva cerimonia ha aperto ufficialmente la manifestazione. Atleti e penne nere con vessilli e gagliardetti hanno sfilato dal centro di Falcade fino al piazzale antistante gli impianti sportivi, dove sono stati resi gli onori al Labaro dell’ANA, scortato dal presidente nazionale Corrado Perona e dal comandante delle Truppe alpine gen. C.A. Alberto Primicerj. Sul palco, a fare gli onori di casa, Arrigo Cadore, che ha salutato gli atleti e i numerosi ospiti intervenuti alla cerimonia. C’erano, tra gli altri, il prefetto di Belluno Maria Laura Simonetti, il presidente della Comunità montana agordina Luca Luchetta e il sindaco di Falcade Stefano Murer con i primi cittadini (tutti alpini) degli altri Comuni della Valle: Canale d’Agordo, Cencenighe, San Tomaso e Vallada.

    Grande novità introdotta alle Alpiniadi è quella dell’ammissione alle competizioni dei soci dell’ANA non alpini fino al 41° anno di età. Hanno partecipato con classifiche separate e i loro risultati non sono conteggiati ai fini dei trofei nazionali dell’ANA ma, come ha rimarcato più volte il presidente Perona, “in tal modo sono maggiormente saldati insieme il vincolo e la condivisione dei valori che hanno portato questi amici ad avvicinarsi alla vita associativa”.

    Al termine degli interventi il momento più suggestivo: Silvio Valt, grande sportivo e primo maestro di sci di Falcade, ha attraversato il piazzale con la fiaccola e ha acceso il tripode, rappresentato da un cappello alpino. L’inno delle Alpiniadi, scritto da Gianluca Marchesi, ha accompagnato la lenta salita delle bandiere sul pennone; accanto al Tricolore sventolava la bandiera della Repubblica di Slovenia, in omaggio alla rappresentanza di soldati di montagna in congedo sloveni che hanno partecipato alle gare. Quindi il presidente Perona, il sindaco Murer e Arrigo Cadore hanno proclamato ufficialmente aperte le Alpiniadi in Valle del Biois, passando idealmente il testimone ai protagonisti, gli oltre 1300 atleti di 51 Sezioni, iscritti alle gare di sci alpinismo, sci alpino e sci di fondo, che costituiscono un record assoluto di presenze per i campionati ANA.

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    Un’assolata giornata nell’impareggiabile teatro delle Dolomiti, elette a patrimonio dell’umanità dall’Unesco, ha aperto il primo dei tre giorni di gara con la competizione più squisitamente alpina, lo sci alpinismo, disputato sulla bella pista “Molino- Le Buse”. Alla partenza si sono presentate 140 squadre, formate da due atleti ciascuna. I settecento metri iniziali di ripida salita hanno da subito fatto la selezione tra il folto gruppo. Il cambio delle pelli è avvenuto alle Buse dove un tratto in discesa ha preceduto la ripida salita, sci in spalla, sul costone di roccia, raggiungendo la quota massima di 2.390 metri. Quindi la discesa e una nuova breve salita verso l’arrivo.

    Primi al traguardo, con un tempo di tutto rispetto per aver coperto i 1.200 metri di dislivello in poco più di un’ora, è la squadra di Belluno formata da Germano Corazza e Lauro Polito, seguita ad un’incollatura da Matteo Piller Hoffer e Marzio Bombassei della sezione Cadore. Terza la rappresentativa della sezione di Tirano con Valter Trentin ed Eros Pini. Tra le squadre militari ha vinto il 2° Alpini con il capitano Gian Luca Gardini e il caporal maggiore capo Simone Oliviero. Menzione speciale anche per Stefano De Meio e Natale Brugiolo due soci aggregati della sezione Cadore che per la prima volta hanno partecipato ad una competizione sportiva dell’ANA. Nella classifica per Sezioni si è imposta la sezione di casa, Belluno con 1.312 punti, seconda Bergamo con 1.291 punti, terza Trento, 1.081 punti.

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    Le gare di sci alpino sulle belle piste del comprensorio sciistico di Falcade hanno catturato l’attenzione del pubblico nella seconda giornata. Al cancelletto di partenza si sono presentati 560 atleti. In centottanta hanno gareggiato per il “Campionato italiano” sulle quaranta porte della pista “Panoramica”. Apripista d’eccezione, un atletico presidente nazionale Corrado Perona.

    Daniel Bellardini della sezione ANA di Brescia ha vinto il campionato, percorrendo i 1.400 metri del tracciato con un tempo di tutto rispetto: 1’02”.88. Medaglia d’argento per Stefano Belingheri (sezione di Bergamo) con 1’03”.52; terzo Francesco Santus (sezione di Bergamo) – vincitore della scorsa edizione della gara – con il tempo di 1’04”.05. Tra i militari in armi si è imposto Franco Pittino del 4° rgt. alpini paracadutisti, davanti a due alpini della “Julia”, Nicola Pittino e Andrea Canciani. Nella categoria “Soci aggregati” hanno partecipato sei atleti. Federico Sanna della sezione di Domodossola è salito sul podio più alto, argento per Sergio Dalla Vecchia della sezione di Vicenza; terzo Piercarlo Barindelli della sezione di Lecco.

    Gli altri 380 atleti hanno partecipato, nelle diverse categorie, alla gara che si è svolta sulla pista “Laresei”. Qui la discesa prevedeva 35 porte e una lunghezza della pista di poco più di 1.200 metri. Grande simpatia c’è stata per gli atleti sloveni che hanno partecipato alla gara e per l’alpino più “vecio”, Giancarlo Boggian della sezione di Domodossola, classe 1925. Sul podio più alto della classifica per Sezioni, valevole per il trofeo “Merlini”, è salita Belluno (1.824 punti), argento per la sezione di Trento (1.633 punti), terza Bergamo (1.592 punti).

    Le premiazioni delle prime due giornate di gara si sono svolte al PalaDolomiti di Falcade, presenti, tra gli altri, il presidente Corrado Perona, il vice presidente vicario Sebastiano Favero, il vice presidente Antonio Arnoldi, i consiglieri nazionali e i responsabili della sezione di Belluno e della Commissione Sport.

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    Lo sci di fondo in Valle di Gares, ultima delle gare in programma, è stata disputata sulla pista “Franco Manfroi”, dove si sono affrontati cinquecento atleti sui tre tracciati, di 5, 10 e 15 chilometri, a seconda della categoria. Grande battaglia nella 15 chilometri dove la classifica è stata a lungo sub iudice a causa di un ricorso, annunciato durante le premiazioni. Il campione 2012 di fondo è Alfio Di Gregorio della sezione di Vicenza – vincitore delle ultime tre edizioni della specialità – che ha tagliato il traguardo in 35’,24”.9. Argento per Marco Gaiardo della sezione di Belluno, terzo Glauco Roberto Pizzutto della sezione di Varese.

    Tra i militari, che hanno gareggiato sulla 10 chilometri, si è imposto il 4° reggimento alpini paracadutisti con Roberto Mauro, primo in 21’,27”.1, ed Emanuele Sbabo, secondo, che ha preceduto il caporale Thomas Selenati della “Julia”. Tra gli aggregati Andrea Colamarino (sezione Abruzzi) ha vinto su Italo Camerin (sezione di Asiago). Nella classifica generale per Sezioni, valida per il trofeo “Tardiani”, si è imposta Trento (2.004 punti) davanti a Bergamo (1.768 punti) e Belluno (1.734 punti).

    Le premiazioni della gara di fondo si sono svolte a Falcade, in concomitanza con la cerimonia di chiusura, accompagnata dalla Fanfara Borsoi d’Alpago. Il presentatore Nicola Stefani ha suscitato consensi salutando il “vecio” Albino Soppelsa, classe 1911, ultimo reduce di Russia della zona. Presenti sul palco i sindaci dell’agordino, il senatore Gianvittore Vaccari, l’on. Franco Gidoni, il vice comandante delle Truppe alpine gen. Fausto Macor e i comandanti del 7° e del 4° alpini paracadutisti, colonnelli Paolo Sfarra e Carlo Sardi. Prima delle premiazioni c’è stato anche lo scambio di doni tra il presidente Perona e il capogruppo di Falcade Remo Secchi, gruppo che quest’anno festeggia il 40° anniversario di fondazione.

    Si sono quindi succeduti sul podio i primi tre atleti di ogni categoria dello sci di fondo; l’ultimo applauso è stato rivolto ai presidenti delle prime tre Sezioni in classifica assoluta. Vincitrice alle Alpiniadi è la rappresentativa di Belluno con 4870 punti; argento per Trento (4718 punti) seguita dalla sezione di Bergamo (4651 punti).

    Soddisfatto il presidente Perona: “Mi avete donato l’olimpiade degli alpini, non mi sarei mai aspettato un regalo così grande! La buona riuscita delle Alpiniadi – ha sottolineato Perona – è stata la vittoria dell’amicizia e della collaborazione di tutta la Valle del Biois, una terra dove si percepisce forte il sentimento sano degli alpini”. Dopo poco è calato il sipario. La fiaccola si è spenta lentamente, le bandiere ammainate e l’inno delle Alpiniadi è echeggiato per la l’ultima volta nella valle.

    Matteo Martin

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    A margine delle giornate di gara delle Alpiniadi si sono svolti diversi appuntamenti collaterali. Giovedì pomeriggio è stata inaugurata al “Nof Filo” di Falcade la mostra curata da Giovanni Andrich e dedicata al capitano Arturo Andreoletti, uno dei fondatori dell’ANA e presidente dell’Associazione. In mostra duecento fotografie storiche, documenti e alcune mappe militari.

    Sabato pomeriggio i rappresentanti dell’ANA hanno reso omaggio ai Caduti deponendo una corona ai monumenti dei Comuni della valle. Il presidente Perona e il comandante delle Truppe alpine Primicerj hanno partecipato alla Messa, celebrata da mons. Bruno Fasani nella chiesa parrocchiale di Falcade.

    Folto pubblico anche per gli spettacoli. Venerdì sera è stato dedicato all’esibizione di gruppi folk locali, mentre sabato sera, al concerto dei cori presentato da Dino Bridda al PalaDolomiti, l’ovazione è stata per Gianluca Marchesi, autore dell’inno delle Alpiniadi. Quindi l’esibizione del Coro Minimo Bellunese e del Coro Val Biois.