La Cittadella alpina dei record
Trentatremilatrecento visitatori in tre giorni, 500 chilometri pattinati dai bambini sulla pista da sci di fondo, ottocento attraversamenti sul ponte tibetano, centodieci ostaggi “liberati” nei blitz simulati dei Rangers, seicento ordigni (finti) neutralizzati dai genieri (veri), quindicimila euro raccolti per beneficenza, due collegamenti radio con la stazione spaziale della NASA in orbita a 400 chilometri dalla terra: questi i numeri di spicco della Cittadella, lo spazio espositivo degli alpini in armi allestito nei Giardini Reali di piazza Castello in occasione dell’84ª Adunata a Torino.
L’incontro del presidente con gli alpini della seconda naja
Alle ore 16 di venerdì 6 maggio, in uno splendido salone di Palazzo Carignano, cuore storico dell’Unità d’Italia, i presidenti delle Sezioni ANA all’estero si sono riuniti per l’ormai tradizionale incontro con il presidente nazionale Perona e il consiglio direttivo. Ha aperto la seduta il vice presidente, delegato alle sezioni all’estero, Ornello Capannolo che, prossimo a lasciare l’incarico per fine mandato, ricorda come i legami con i presidenti siano stati in questi ultimi anni stretti e collaborativi. Ricorda che il suo costante impegno, animato da profondi sentimenti di amicizia, gli ha consentito di fare una bella esperienza che si porterà a lungo nel cuore. Augura al suo successore tante soddisfazioni.
Le quattro voci dell’Adunata
Senza di loro la sfilata sarebbe solo un lento scorrere di alpini, finirebbe per diventare monotona anziché uno spettacolo sempre vivace, entusiasmante, spesso travolgente. Sono le voci dell’Adunata: tre avvocati, Guido Alleva, Manuel Principi e Nicola Stefani, e un giornalista pubblicista, Francesco Brighenti. Ovviamente, alpini.
Quel connubio felice tra Adunata e Giro d’Italia
Mai mi sarei immaginato di trovarmi a partecipare ad una trasmissione televisiva per la partenza della tappa inaugurale del Giro d’Italia. Eppure verso le tre del pomeriggio del sabato dell’Adunata mi trovavo seduto in un camion, attrezzato a studio televisivo, a fianco dello striscione d’arrivo della tappa del giro in attesa che cominciasse la trasmissione RAI di Auro Bulbarelli nella quale l’amico Enzo Cainero era riuscito a ricavare uno spazio anche per gli alpini.
L’Ospedale da campo ANA con il posto medico avanzato di 3° livello
Ospedale da campo ANA e squadre sanitarie della nostra Protezione civile hanno garantito assistenza medica e di pronto soccorso all’Adunata di Torino. In piazza Vittorio Veneto, a ridosso del ponte Vittorio Emanuele, era posizionato il Posto Medico Avanzato di 3° livello (PMA) dell’Ospedale da campo della nostra Associazione. Si tratta di una struttura paragonabile ad un ospedale “leggero”, in grado di erogare prestazioni di vario tipo, come è avvenuto proprio all’Adunata di Torino.
La Bandiera del 3° Alpini fra i simboli del nostro Risorgimento
C’era tutta la storia d’Italia nella Bandiera di guerra del 3° reggimento Alpini scortata da due Compagnie in armi, accolta in piazza Carignano da uno schieramento assai composito: il Labaro con il presidente nazionale Corrado Perona e il Consiglio direttivo nazionale, i gonfaloni della città di Torino, della Provincia e della Regione Piemonte, una selva di vessilli e di gagliardetti. E - un tocco del tutto particolare - le squadre del Giro ciclistico d’Italia che proprio dalla Città del Toro iniziava la sua lunga corsa attraverso l’intera penisola. Il percorso è stato una rivisitazione dei luoghi della memoria, per strade che riportano al nostro Risorgimento.
“Alzabandiera!”, ed è già Adunata
“Alzabandiera!”: tre squilli di tromba rompono il brusìo di piazza Castello ed è già Adunata. E mentre il Tricolore, la bandiera con la corona di stelle dorate in campo blu, simbolo dell’unità dell’Europa, e quella con i colori di Torino salgono lentamente sui pennoni, la fanfara della brigata Taurinense intona l’inno di Mameli. Sono le nove di venerdì mattina e questo è il primo atto ufficiale dell’84ª Adunata nazionale degli alpini a Torino.
Gli alpini? “Tessitori dell’Unità nazionale”
Carissima Torino, domenica 8 maggio 2011 qualcuno ti ha privilegiato colorandoti, per quasi tutto il giorno, del giallo del sole e dell’azzurro del cielo: guarda caso, i colori del tuo Gonfalone. Vestita di bandiere, striscioni, vessilli, gagliardetti, divise, calzata da scarponi, hai ravvivato l’austerità del tuo tessuto urbano e ai tuoi abitanti hai regalato senso di libertà e partecipazione in allegrezza con le migliaia di ospiti. “Stupore, entusiasmo, incredulità - risponde Torino - un’Adunata nazionale degli Alpini li genera sempre ma questa … questa è stata da letteratura!”.
“Con gli alpini tutta l’Italia è a Torino”
Al teatro Alfieri, sabato pomeriggio, in una cornice festosa c’è stata la cerimonia del saluto ufficiale della municipalità con i vertici dell’Associazione. L’incontro delle autorità con il presidente Corrado Perona e il Consiglio Direttivo Nazionale. Gli interventi sono stati intercalati da brani suonati dal complesso musicale Brass Quintett e da servizi filmati sulla storia degli alpini in armi e in congedo. Sul palco erano presenti con il presidente Corrado Perona e il sindaco Sergio Chiamparino, il sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto, artigliere alpino, con il capo di Stato Maggiore della Difesa gen. Biagio Abrate, il comandante delle Truppe alpine gen. C.A. Alberto Primicerj, il presidente della Regione Roberto Cota, il presidente della Provincia Antonio Saitta e il presente della sezione di Torino Giorgio Chiosso.
Torino il giorno dopo, con nostalgia
Arruffata, ma felice ed orgogliosa. Così si è svegliata Torino dopo l’invasione degli alpini e il tocco rosa del Giro d’Italia, ancora alla ricerca dello spirito che ha trascinato la città per tre giorni. Gli occhi dei torinesi puntati sui parchi, per trovare qualche tenda. Il distacco pesa, il caloroso abbraccio con le penne nere ha lasciato il segno. Come alla fine di un bel film: si rimane incollati alla poltrona del cinema provando a vivere qualche emozione con i titoli di coda. La festa però è terminata. I parchi, dal centro alle periferie, sono lindi. Solo qualche roulotte dei ritardatari, qualche vessillo delle sezioni da ritirare in attesa della prossima adunata a Bolzano. La stecca è già in viaggio.
Il “Premio giornalista dell’anno” a Fabio Caressa e a Panorama
Nel corso dell’incontro avvenuto al Teatro Alfieri tra il sindaco e le altre autorità con il presidente nazionale e il Consiglio Direttivo Nazionale dell’ANA, sono stati anche proclamati i vincitori del “Premio giornalista dell’anno”, indetto dall’ANA. La commissione, stabilita dal CDN, presieduta da Luigi Bertino e composta da Vittorio Brunello (segretario della commissione), Enzo Grosso (1° Raggruppamento), Marino Amonini (2° Raggruppamento), Livio Olivotto (3° Raggruppamento), Paolo Mastracchio (4° Raggruppamento), ha assegnato l’ambito premio a Fabio Caressa di Sky e alla testata giornalistica Panorama.
“Siete espressione di valori antichi e sempre validi”
“Tutta la città vi accoglie con affetto, riconoscenza, amicizia”. Il vescovo di Torino mons. Nosiglia non nasconde certo i suoi sentimenti per gli alpini. Celebra la Messa in una affollatissima Piazzetta Reale con una dozzina di cappellani e monsignor Bazzari, presidente della Fondazione Don Gnocchi. Ha sull’altare il cappello del padre, Divisione Cuneense, battaglione Ceva.