Povero cappello alpino!
Nel complimentarmi per l’organizzazione dell’Adunata di Treviso vorrei rimarcare un mio disappunto, che ritengo doveroso. Sono un ufficiale di complemento e ho notato l’estremo rigore verso i trabiccoli che, seppur fastidiosi e spesso non nei termini di legge, davano un tono di goliardica festosità montanara e campagnola che a me non dispiaceva. Viceversa mi ha dato molto fastidio la proliferazione di cappelli e cappellini alpini, indossati da chiunque volesse far parte della festa come se fosse carnevale.
«Sappiate essere Uno»
La cerimonia eucaristica è il momento più intimo dell’Adunata, che interrompe per un’ora il frastuono della festa e concentra l’attenzione sui valori alpini, sul silenzio, sulla memoria dei Caduti. Intensa la cerimonia, accompagnata dalla Corale del Duomo di Montebelluna, nel Tempio di San Nicolò le cui navate trecentesche sono state riempite da duemila penne nere, tante altre hanno seguito la cerimonia all’esterno, sul maxi schermo allestito per l’occasione.
Doni alla città
Durante le fasi di programmazione e preparazione delle varie attività di Protezione Civile avevamo quasi la sensazione che i nostri volontari avessero a Treviso compiti marginali. Ora però che l’evento si è concluso abbiamo una consapevolezza ben diversa: sono stati circa 800 i volontari impegnati nelle varie attività gestite direttamente dalla P.C. Ana. I volontari appartengono a più di 45 Sezioni, compresa quella di Treviso che ha contribuito con impegno e precisione nella preparazione del rancio.
Chi ha suonato per il reduce?
Mi piacerebbe che su L’Alpino fosse dato il giusto risalto a un episodio accaduto durante l’Adunata di Treviso. Mi riferisco agli onori tributati ad un alpino reduce di Guerra, quasi centenario, da una banda musicale che vedendolo ha suonato in suo onore l’inno degli alpini.
L’Adunata siamo noi
«Ma che cosa ci andate a fare tutti gli anni alla stessa trita e ritrita rappresentazione di voi stessi? È sempre la solita minestra!». La domanda di un amico privo di esperienza militare non mi stupisce. Capisco che da fuori l’Adunata possa sembrare ormai ripetitiva. Per tanti di noi e per me non è così.
La Bandiera di Guerra in Tv
Sono un vecio amico degli alpini e da alcuni anni ho dovuto accontentarmi di seguire le Adunate tramite i servizi forniti in televisione dalla Rai la domenica mattina. In tutte le mie trasferte alpine mi imponevo di presenziare al venerdì sera all’arrivo della Bandiera di Guerra nella città ospitante, ad eventuali manifestazioni al sabato e, alla domenica mattina, alla partenza della Bandiera nella sfilata con relativo cerimoniale.
Truppe Alpine in vetrina
Come ormai tradizione, anche nella splendida cornice della 90ª Adunata nazionale di Treviso il Comando Truppe Alpine ha allestito la “Cittadella degli Alpini”, vetrina espositiva dei mezzi ed equipaggiamenti in dotazione ai reparti alpini dell’Esercito Italiano. Diventata ormai luogo di incontro e punto di riferimento tra gli alpini di ieri e quelli di oggi, la Cittadella ha costituito anche quest’anno una speciale attrazione per gli oltre 130mila visitatori che nell’arco dei tre giorni dell’Adunata l’hanno popolata, interagendo con gli uomini e le donne in uniforme in un coinvolgente percorso tematico.
Bambini e Adunata
Scrivo a voi con la speranza di poter far arrivare i miei ringraziamenti per quello che i miei bambini hanno vissuto a Treviso. Venerdì mattina ho assistito all’inaugurazione della Cittadella degli Alpini, ho ascoltato con attenzione il discorso del Presidente Favero, del comandante delle Truppe Alpine Bonato e del Presidente della Regione Zaia.
Un’Adunata da record
Gentile direttore, a poche ore dalla conclusione della splendida Adunata del Piave svoltasi nella mia città, sono a scriverti la mia grande soddisfazione e penso anche quella di tutti noi trevigiani, vittoriesi, coneglianesi e valdobbiadenesi, per un’Adunata veramente da record.
Ottantamila in sfilata per 13 ore: tripudio alpino a Treviso
#alpiniadunata2017
Sono stati 80mila gli alpini che hanno sfilato per le vie della città, applauditi dai trevigiani assiepati lungo il percorso o affacciati ai balconi imbandierati. Salutati dal Presidente dell’Ana Sebastiano Favero, dal Presidente della Regione Luca Zaia, dal Sindaco Giovanni Manildo, dal comandante delle Truppe Alpine gen. Federico Bonato e dai vertici della Difesa: il ministro Roberta Pinotti, i generali Claudio Graziano, Danilo Errico e numerose altre autorità del territorio.
Santa Messa in onore ai caduti: un filo lega passato e presente delle penne...
#alpiniadunata2017
La cerimonia eucaristica è il momento più intimo dell’Adunata, che interrompe per un’ora il frastuono della festa e concentra l’attenzione sui valori alpini, sul silenzio, sulla memoria ai caduti. Intensa la cerimonia - accompagnata dal Corale del Duomo di Montebelluna - svoltasi oggi pomeriggio nel Tempio di san Nicolò le cui navate trecentesche sono state riempite da duemila penne nere, tante altre hanno seguito la cerimonia all’esterno, nel maxi schermo allestito per l’occasione.