Quarant'anni fa la strage di Cima Vallona

0
78

Quarant’anni fa, il 25 giugno 1967, a Cima Vallona, nel territorio di San Nicolò di Comelico, in provincia di Belluno, morirono in un attentato, uccisi da una mina, il capitano dei carabinieri Francesco Gentile, comandante di una compagnia speciale antiterroristica, il sottotenente dei paracadutisti Mario Di Lecce e il sergente paracadutista Olivo Dordi. Il quarto componente della squadra, il sergente paracadutista Marcello Fagnani rimase gravemente ferito.

La sera prima un’altra mina in prossimità di un traliccio della linea dell’alta tensione aveva ucciso l’alpino Armando Piva, che con un piccolo distaccamento di penne nere era di vigilanza in prossimità del confine con l’Austria. La squadra del capitano Gentile era stata inviata proprio per bonificare la zona: aveva recuperato quattro ordigni, disinnescandoli, e stava rientrando a valle percorrendo un sentiero: un’ultima trappola esplosiva ha fatto la strage. Erano gli anni del terrorismo in Alto Adige, della Guerra dei tralicci che provocò 21 morti, tra cui 15 appartenenti alle forze dell’ordine e agli alpini, e 57 feriti. Al capitano Gentile è stata conferita la madaglia d’Oro al V.M. mentre agli altri Caduti di Cima Vallona è stata conferita la medaglia d’Argento al V.M. alla memoria.

Domenica 24 giugno prossimo si svolgerà una doppia cerimonia commemorativa: una, alle ore 9, alla Forcella di Cima Vallona, a quota 2450, dove è stato eretto un sacello a ricordo delle quattro vittime e una alle 10.45, alla cappella Tamai, con celebrazione di una S.Messa a suffragio alla presenza di autorità e rappresentanze, compresa una delegazione ANA.

Scarica il programma