
Il 4° reggimento Aves “Altair” dal 20 gennaio sta svolgendo il terzo corso di Recuperatore militare con lo scopo di formare personale in grado di operare con il verricello in dotazione agli aeromobili dell’aviazione dell’Esercito. L’iter addestrativo, della durata di due settimane, prevede un’intensa attività diurna e notturna durante la quale i frequentatori si confrontano con le innumerevoli difficoltà imposte da un ambiente impervio.
Organizzato e condotto dal Centro Formazione Equipaggi del 4° “Altair”, questo percorso è rivolto al personale della Forza Armata specializzato in operazioni particolarmente impegnative e di soccorso. Il 3° corso, attualmente in atto, è composto da frequentatori accuratamente selezionati dal Comando Truppe Alpine, tra i più esperti e qualificati comandanti delle squadre di Soccorso alpino militare. A guidarli, un team di personale con qualifica di esaminatore e formatore dell’Aviazione dell’Esercito che trasmette ai frequentatori le tecniche e le procedure tattiche di intervento con verricello in ambiente impervio.
L’esigenza della figura del Recuperatore militare nasce dalle esperienze maturate dai nostri militari nei teatri operativi, oltre che dagli interventi condotti nelle situazioni di emergenza verificatisi negli ultimi anni sul territorio nazionale: terremoti, eccezionali nevicate, alluvioni e attività di ricerca e soccorso, anche in ambiente montano.
Il Recuperatore militare può rivelarsi elemento fondamentale per aumentare la capacità e l’efficacia dell’intervento. In generale, per questo tipo di missioni che rientrano nel Piano di Pronto Intervento Aereo Nazionale, l’Aviazione dell’Esercito fornisce la disponibilità dei propri aeromobili, sempre pronti a intervenire (h24 e 7 giorni su 7) in caso di emergenza. Questo corso conferma l’intenzione della Forza Armata di dotarsi di figure sempre più specializzate, addestrate e prontamente impiegabili a supporto della popolazione civile, traendo spunto da quanto già attuato nei teatri operativi.
Terminata la fase diurna, a partire dalla prossima settimana, l’addestramento vedrà impegnati frequentatori e istruttori nella fase notturna, per preparare e testare il personale nelle operazioni di recupero in assenza quasi totale di luminosità.