“Gli Alpini dal passato al futuro”, conferenza a Teramo

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La conferenza “Gli Alpini dal passato al futuro” che si è tenuta a Teramo il 30 settembre ha concluso il ciclo di incontri dedicato al 150° del Corpo, intitolato “Alpini 1872-2022. Le Truppe da montagna custodi della memoria esempio di solidarietà”.

Partendo da spunti differenti i relatori, stimolati da Mauro Azzi, Segretario nazionale Ana, hanno raccontato gli alpini di ieri e di oggi, nelle Forze Armate e nella società. Lo storico Gianni Oliva si è provocatoriamente domandato: “Perché gli alpini sono così pochi ma sono così famosi?” e ha parlato dei primi periodi dell’Italia liberale, soffermandosi sui modelli di reclutamento, in particolare su quello delle truppe da montagna in relazione a quelli del resto dell’Esercito, spiegando i motivi del profondo radicamento sul territorio che hanno le penne nere in congedo.

Il gen. B. Fulvio Poli, dello Stato Maggiore Esercito, ha parlato delle Truppe Alpine di ieri e di oggi che devono considerare le nuove tecnologie ma non dimenticare le qualità umane del soldato, e ha portato alcuni esempi provenienti dai teatri di guerra del passato e del presente, in particolare il conflitto in Ucraina.

Fatima Farina, professoressa di Sociologia economica e del lavoro all’Università di Urbino, ha sviluppato il tema “La solidarietà militare interna ed esterna in prospettiva di genere”, parlando del processo di integrazione di genere, partendo dal 1990, anno fondamentale perché per la prima volta le caserme aprirono alle ricerche condotte da civili in campo sociologico, potendo così intercettare il cambiamento nel legame di coesione sociale all’interno e all’esterno delle Forze Armate, nell’ottica del rapporto tra donna e uomo.

In apertura ha portato il suo saluto il gen. C.A. Ignazio Gamba, comandante delle Truppe Alpine, che ha parlato della centralità dell’aspetto umano del soldato del futuro, forte di quelle tradizioni e di quei valori che legano gli alpini in servizio a quelli in congedo. Il Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini, Sebastiano Favero, ha salutato in particolar modo i giovani presenti alla conferenza, sottolineando l’importanza di questi incontri perché permettono di aprire finestre sul passato e capirlo, per cercare di affrontare meglio il futuro.