Ivrea: sfilano 22mila alpini di Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta e Francia

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Si è concluso ieri con la tradizionale sfilata per le vie del centro il 24° Raduno annuale del 1° Raggruppamento dell’Associazione Nazionale Alpini, che comprende le Sezioni di Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta e Francia. Decine di migliaia le penne nere che con familiari e amici si sono ritrovate nella cittadina eporediese per una tre giorni organizzata dalla Sezione di Ivrea, che celebra quest’anno cento anni di volontariato in favore della comunità. Numerosi gli eventi della manifestazione, con mostre, presentazioni di libri, concerti di cori e fanfare, l’apertura di uno stand filatelico con annullo speciale, oltre a momenti di celebrazione dei valori del Corpo degli Alpini, che quest’anno compie 150 anni di storia e impegno al servizio del Paese.

Il clou della manifestazione ha preso il via alle 10 di domenica, con lo sfilamento sulle note dell’inno degli Alpini eseguito dalla fanfara della Taurinense, lungo un itinerario di 2 chilometri che è stato percorso da oltre 22 mila penne nere, secondo le prime stime. In testa, il Labaro dell’Associazione Nazionale Alpini – simbolo del valor militare del Corpo con 209 medaglie d’oro appuntate sul drappo – accompagnato dal Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero e dal generale Nicola Piasente, comandante della brigata alpina Taurinense dell’Esercito. I primi a ricevere l’applauso della folla sono stati gli anziani reduci della Seconda Guerra Mondiale, i quali hanno sfilato a bordo di carrozze trainate da cavalli, seguiti dai volontari della Protezione Civile del 1° Raggruppamento, che nel corso del 2022 hanno già donato 18 mila ore di lavoro. A seguire gli alpini in congedo venuti dalla Francia, la Sezione di Intra e quelle liguri, prima delle piemontesi, con folte rappresentanze in particolare da Torino, Cuneo, Saluzzo, Valsusa e Biella, quest’ultima città candidata ad ospitare l’Adunata nazionale degli alpini del 2024. La chiusura è stata affidata agli alpini valdostani che hanno preceduto quelli di Ivrea, intervenuti in massa. Molte le particolarità: ogni Sezione è stata accompagnata da un rappresentante della brigata alpina Taurinense, mentre in più di un momento c’è stato il passaggio dei muli e quello di tricolori di notevoli dimensioni, senza contare il giovane alpino atleta olimpico dell’Esercito che ha portato il vessillo della Sezione di Vercelli, la partecipazione di un gruppo di donne in abiti tradizionali del canavese tra le penne nere eporediesi e i gruppi con le uniformi storiche della Grande Guerra. Al termine della sfilata durata oltre tre ore è avvenuto il passaggio di consegne tra il presidente degli alpini di Ivrea Giuseppe Franzoso e Carlo Bionaz, a capo di quelli valdostani, i quali organizzeranno il prossimo Raduno del 1° Raggruppamento ad Aosta.

L’edizione 2022, nel segno della solidarietà, si è iscritta nelle celebrazioni del 150° anniversario del Corpo nato a Napoli nel 1872 e del 70° della brigata Taurinense, costituita a Torino nel 1952. Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta hanno finora ospitato tutti gli eventi nazionali di celebrazione del centocinquantenario, dalla staffetta alpina che ha collegato di corsa Ventimiglia a Trieste alla manifestazione 150 Cime, che ha visto gli alpini in armi scalare una montagna per ogni anno di età del Corpo, dispiegandosi su tutto l’arco alpino e appenninico, con la partecipazione degli alpini in congedo.

Tra le principali attrazioni della manifestazione c’è stata la Cittadella degli Alpini, lo spazio espositivo allestito dagli uomini e le donne della brigata alpina Taurinense, che hanno messo in mostra mezzi, materiali ed equipaggiamenti moderni in dotazione alle Truppe Alpine dell’Esercito. La Taurinense, che conta su un organico di oltre 5000 alpini, è impegnata sui fronti della sicurezza interna e internazionale e dallo scorso mese costituisce una delle unità che operano sul fronte orientale della NATO. Durante il weekend oltre diecimila visitatori hanno affollato i diversi stand, tra cui quello realizzato per illustrare la storia del Corpo e quello dedicato ai più giovani e alla montagna, con una parete di arrampicata e una pista da sci di fondo. Tramite la stazione radio della Taurinense, il Raduno di Ivrea si è collegato con numerose città italiane ed estere.

La giornata di sabato era stata segnata dalla riunione dei Presidenti delle Sezioni del 1° raggruppamento e dall’arrivo in città del Labaro nazionale dell’Associazione Nazionale Alpini, seguito dall’alzabandiera e dagli onori ai Caduti e dalla Messa celebrata dal Vescovo di Ivrea, alla presenza di centinaia di alpini e delle autorità civili e militari cittadine. La vigilia della sfilata di domenica si era conclusa con la “Notte alpina”, con esibizioni musicali e l’arrivo della Fiaccolata della vita AVIS.