La storia del Corpo raccontata da Gianni Oliva ai giovani della Taurinense

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Tutto esaurito al Centro incontri della provincia di Cuneo per una conferenza tutta particolare in occasione del 150° del Corpo e del 70° della brigata Taurinense: la storia degli Alpini raccontata ai giovani (e non solo) della Taurinense da Gianni Oliva, attraverso un dialogo con il generale Nicola Piasente, comandante della brigata. Davanti a un pubblico quasi esclusivamente composto da penne nere di tutti i reggimenti della Taurinense (con belle rappresentative della gemella Julia e del Centro Addestramento Alpino, con il generale Marcello Orsi), il generale Piasente ha posto ad Oliva una serie di domande per illuminare la storia del Corpo, dalle origini agli anni ’90, passando per il battesimo del fuoco in Africa, l’epopea della Grande Guerra, le vicissitudini drammatiche della Seconda Guerra (sottolineando il sacrificio della Divisione Cuneense sul Don), per finire con la Liberazione e la ricostruzione post-bellica che ha portato il Paese nello spazio euro-atlantico.

Personaggi, fatti e aneddoti esposti con taglio divulgativo, per rafforzare l’identità degli Alpini di oggi, protagonisti della storia recente, oggetto della seconda parte dell’incontro, che ha visto un plastico scambio di ruoli tra i due relatori, con il professore che ha smesso la veste dell’interrogato e ha interrogato a sua volta il generale sulla natura e i compiti dei suoi 5000 uomini e donne, i quali – ha evidenziato il comandante – presentano numerosi tratti in comune con i loro antenati di 150 anni fa.

L’addestramento severo alla montagna prima di ogni cosa, sempre centrale nella vita dei reparti e alla base del DNA delle Truppe Alpine dell’Esercito. Altro punto in comune rivendicato dal generale Piasente è la vocazione ad operare lontano dalla Patria, testimoniata dal susseguirsi di impieghi oltremare che hanno segnato la storia del Corpo praticamente sin dalle origini e vedono oggi il 2° Alpini in Lettonia con la NATO e il 3° Alpini di rientro dalla Norvegia, dopo un mese di esercitazione al Circolo polare artico. Non sono mancati i paralleli anche sul fronte delle emergenze: se nel 2022 gli Alpini hanno contribuito alla campagna contro la pandemia, nel 1908 tutti i reggimenti dell’epoca accorsero a Messina per prestare soccorso alla popolazione colpita da uno dei sismi più violenti della storia nazionale.

Centocinquant’anni ripercorsi con brio in poco più di un’ora, soffermandosi sui settant’anni di vita della Taurinense, che continuerà le celebrazioni aprendo al pubblico la caserma Montegrappa di Torino mercoledì 13 aprile dalle 15 alle 20.