Conclusa l’esercitazione Vardirex in Lombardia

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Si è conclusa la quarta edizione di “Vardirex” (Various Disaster Relief Exercise), esercitazione che ha coinvolto, sotto l’egida del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, la Protezione Civile ANA e le Truppe Alpine allo scopo di verificare le modalità di cooperazione civile-militare in contesti emergenziali complessi.

Le attività si sono svolte su scenari differenziati in Lombardia, nei Comuni di Toscolano Maderno e Salò (Brescia), Monza e Cesano Maderno (Monza Brianza) e Campiglia dei Berici (Vicenza).

Questa mattina hanno avuto luogo le fasi finali dell’esercitazione alla presenza del vice Prefetto vicario di Monza e della Brianza Beaumont Bortone, del comandante delle Truppe Alpine gen. C.A. Ignazio Gamba, del Presidente nazionale ANA Sebastiano Favero, della responsabile della Protezione Civile nazionale Paola Pagliara e di rappresentanti delle comunità locali.

In particolare nei comuni bresciani di Toscolano Maderno e Salò e contestualmente nei comuni di Monza e Cesano Maderno, due task force coordinate dal Comando Truppe Alpine, formate da unità specialistiche del Genio militare e della Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Alpini, hanno operato in sinergia nella simulazione di attività di soccorso e di ripristino della normalità a seguito di eventi calamitosi comportanti rischio idraulico e idrogeologico.

Nei cinque giorni di attività gli uomini e le donne impiegati hanno avuto modo di simulare situazioni di complessa gravità per testare la funzionalità del sistema emergenziale regionale, che nella specifica esercitazione si è avvalso della Protezione Civile ANA, e su come lo stesso potrebbe intervenire per contrastare eventi emergenziali di tipo alluvionale, in particolari condizioni meteo avverse e con il vincolo di rispettare le norme di mitigazione dei rischi da Covid-19.

L’Esercito e l’Associazione Nazionale Alpini hanno schierato, in fase condotta, più di 350 persone ed assetti specialistici e numerosi mezzi e materiali tecnici, provenienti principalmente dalle brigate alpine Taurinense e Julia, militari e volontari del sistema delle Protezione Civile con particolari competenze nei relativi campi di intervento, spesso derivanti anche da esperienza maturata in precedenti impieghi negli interventi di pubbliche calamità che hanno colpito in passato il nostro Paese.

Nello specifico, gli uomini del 32° Reggimento Genio Guastatori di Fossano (Cuneo) al comando delle due Task Force hanno lavorato alla messa in sicurezza e al ripristino di strutture essenziali. Tra gli interventi condotti vi è stata la messa in sicurezza di una struttura per disabili, il supporto nell’allestimento di un posto medico avanzato e il recupero di sfollati mediante barchini a chiglia rigida nel Comune di Toscolano, nella Brianza invece sono state condotte la preventiva pulizia dell’alveo del fiume Lambro al fine di scongiurarne eventuali esondazioni e il pompaggio di acque mediante idrovore ad alta capacità dal Parco di Monza.

Inoltre, i piloti e gli elicotteri del 4° reggimento AVES (Aviazione Esercito) di Bolzano hanno garantito i collegamenti aerei a tutto vantaggio della rapidità dei soccorsi, le Squadre Soccorso Alpino Militare del 2° reggimento alpini di Cuneo hanno portato a termine operazioni complesse di primo soccorso ed evacuazione di feriti mentre il personale del reggimento logistico “Taurinense” di Rivoli ha garantito il trasporto e la movimentazione di mezzi e materiali per la gestione di un campo di accoglienza. A tutti questi attori si sono inoltre aggiunti assetti specialistici del 10° reggimento Genio guastatori di Cremona, del 2° reggimento Genio guastatori di Trento e del 2° reggimento trasmissioni di Bolzano.

Le comunicazioni, che rappresentano una delle componenti di fondamentale importanza durante una gestione emergenziale, sono state assicurate da operatori radio dell’ANA e Trasmettitori alpini che hanno saputo ottimizzare il flusso delle informazioni anche in condizioni estreme causa compartimentazione del territorio montano e distanze fra le zone interessate dall’esercitazione.

Il tutto è stato perfettamente coordinato con le componenti del sistema di gestione e risoluzione della crisi emergenziale (Protezione Civile Regionale, Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Alpini – ANA, Sanità alpina dell’ANA, Prefettura di Monza e della Brianza e prefettura di Brescia e Comuni interessati).

Il Presidente dell’ANA Sebastiano Favero, dopo aver sottolineato la consolidata positività del rapporto tra ANA, Dipartimento di Protezione Civile e Truppe Alpine, ha ricordato dimensioni ed efficacia dello strumento di Protezione Civile ANA, che conta “su circa quindicimila uomini tutti addestrati e qualificati”. Il Presidente ha sottolineato che esercitazioni come Vardirex, “lanciano messaggi fondamentali, soprattutto ai giovani il cui impegno è di grande importanza per il Paese ed ha ricordato l’esperienza formativa dei campi scuola per ragazzi e ragazze dai 16 ai 25, avviata quest’anno dall’ANA, in cui i giovani si sono confrontati con le realtà degli alpini e della Protezione Civile, traendone esperienze giudicate unanimemente positive”.

Il comandante delle Truppe Alpine, gen. C.A. Ignazio Gamba nel ringraziare il Presidente dell’ANA Favero per la stretta collaborazione ed unità d’intenti, ha voluto sottolineare l’importanza dell’accordo di collaborazione tra l’Associazione Nazionale Alpini e le Truppe Alpine (accordo firmato nell’anno 2020 e teso a dettagliare le possibili forme di supporto al sistema di protezione civile) evidenziando come “La Forza Armata, in questa circostanza con le Truppe Alpine e le strutture operative dell’Associazione Alpini” sia “pienamente coinvolta in programmi e sperimentazioni che hanno come obiettivo il raggiungimento di una maggiore capacità d’intervento in sinergia con tutte le altre organizzazioni che si occupano di previsioni e soccorso”.

Particolarmente soddisfatto delle attività svolte il Prefetto di Monza e della Brianza, Patrizia Palmisani, che ha evidenziato come d’intesa con l’Esercito Italiano, sia stato elaborato “uno scenario complesso che simula un evento emergenziale idrogeologico, al fine di consentire ai Comuni coinvolti di verificare l’adeguatezza delle proprie pianificazioni d’emergenza”; a tal proposito, “da venerdì scorso è stata disposta l’attivazione, presso i locali della Prefettura, del Centro Coordinamento Soccorsi e della Sala Operativa, attraverso cui è stato seguito lo sviluppo delle attività in stretto raccordo con le strutture operative impegnate nell’esercitazione”.

Anche il Prefetto di Brescia, Attilio Visconti, ha espresso grande soddisfazione per l’ottima riuscita delle operazioni: “Ringrazio l’Esercito Italiano per l’ottima organizzazione e riuscita della manifestazione a Toscolano Maderno, sicuramente un test importantissimo venuto immediatamente alla ripresa della normalità dopo la durissima esperienza del Coronavirus ed è servito a testare anche la risposta del coordinamento della Prefettura che sicuramente tornerà molto utile nella gestione di future emergenze”.

Nei prossimi giorni donne, uomini e mezzi impiegati nell’esercitazione faranno gradualmente rientro nelle rispettive sedi di servizio, consci di avere avuto la grande opportunità di accrescere ulteriormente la propria esperienza e capacità di operare a stretto contatto con chi, in situazione di estremo bisogno per la popolazione, è chiamato ad intervenire per fronteggiare gli effetti devastanti di potenziali eventi calamitosi.