È terminata, presso il poligono di Naqoura, l’esercitazione conclusiva dell’ Infantry Multilevel Training, il corso multilivello di fanteria realizzato da ITALBATT, la componente operativa del contingente italiano in Libano nell’ambito della missione UNIFIL, a favore delle Forze Armate Libanesi (LAF).
La presenza, tra il contingente schierato in Libano, delle unità delle Truppe Alpine, ha consentito ai caschi blu italiani di poter proporre ai militari della 5 a Brigata delle LAF un’attività addestrativa complessa finalizzata al movimento e combattimento caratterizzato dalla verticalità.
Sfruttando le capacità peculiari delle truppe da montagna della Taurinense, gli alpieri del battaglione Saluzzo e una squadra di genieri del 32˚ reggimento Genio guastatori hanno dapprima addestrato i militari libanesi alla discesa in corda doppia sia da torre di arrampicata sia su roccia, inserendo successivamente la manovra all’interno di una più ampia azione complessa, simulando l’incursione e la neutralizzazione della minaccia, con l’appoggio di unità di cavalleria e tiratori scelti. Due blindo Centauro del 1° reggimento Nizza Cavalleria hanno coperto la manovra fornendo un’adeguata base di fuoco in caso di attivazione.
Le caratteristiche di interoperabilità e di autonomia operativa proprie delle Truppe Alpine, hanno permesso quindi di aumentare la capacità delle LAF di interfacciarsi in modo coordinato con i contingenti stranieri, affinando le procedure di “comando e controllo”, la gestione della manovra e l’impiego combinato di armi ed equipaggiamenti.
Estremamente soddisfatto il Capo di Stato Maggiore della 5ª brigata della LAF, che ha ringraziato il contingente italiano per la preziosa attività addestrativa svolta, necessaria per migliorare la preparazione dei militari libanesi, adeguandola sempre più all’impiego coordinato con le forze internazionali presenti nel sud del Libano.