Riprendono le attività del contingente italiano a favore delle donne libanesi

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Dopo il prolungato fermo dovuto alla pandemia da Covid-19, il contingente italiano in Libano ha ripreso le attività a favore della popolazione femminile, non strettamente collegati al contrasto del virus, attraverso progetti formativi di “Capacity-building”, necessari per fornire a donne di varie fasce di età e con famiglie in grave difficoltà economica, competenze in diversi ambiti disciplinari.

Le prime attività hanno riguardato circa 70 donne del Social Development Center del villaggio di Ayta Ash Shab, una delle località più sensibili dell’area del Sector West, che hanno partecipato dapprima ad un corso di primo soccorso per adulti e bambini, tenuto dai medici militari della brigata alpina Taurinense, e successivamente hanno preso parte a lezioni relative alla corretta conservazione e trattamento dei cibi per consentire di ottimizzare le poche risorse disponibili.

Lo stesso modulo è stato quindi riproposto presso la cooperativa femminile di Dayr Kanun, dove l’ufficiale veterinario del contingente ha inoltre spiegato alle numerose donne presenti le modalità di realizzazione e conservazione di confetture da destinare alla vendita, fornendo così le competenze per la produzione e le vendita dei prodotti e mirando quindi ad una maggiore autonomia ed emancipazione delle donne della comunità.

I corsi, che si inquadrano nella nuova campagna di supporto alla popolazione “Blue bricks for Hope” sviluppata dal Sector West della missione UNIFIL, sono stati progettati e coordinati dalla Gender Advisor del Sector West, figura chiave nell’ambito del contingente italiano per la gestione delle complesse relazioni di genere. La cooperazione con la Cellula della Cooperazione Civile-Militare (CIMIC), il Medical ed il Veterinary Advisor ha quindi consentito di portare a termine in breve tempo i corsi.