Intitolata al sottotenente Gigli una piazza nel Comune di Villar Perosa 

0
943

Si è svolta domenica 26 luglio, nel rispetto delle misure governative previste per il contrasto alla diffusione del Covid-19, la cerimonia di intitolazione del piazzale di Viale Agnelli al sottotenente Mauro Gigli, alpino caduto in Afghanistan il 28 luglio 2010 durante un’operazione di disinnesco di un ordigno esplosivo, nel corso della quale, con il suo sacrificio della sua vita, il militare riuscì a salvare numerosi colleghi, guadagnandosi la Medaglia d’Oro al Valor Militare.

Fortemente voluta dal Comune di Villar Perosa, la cerimonia ha visto la partecipazione del sindaco, Marco Ventre, del comandante della Taurinense, generale di Brigata Davide Scalabrin e del comandante del 32° reggimento Genio guastatori, colonnello Alberto Autunno, che hanno accolto i familiari dell’artificiere scomparso, tuttora fortemente legati alla cittadina piemontese.

Dopo il rito eucaristico, concelebrato dal parroco di Villar Perosa, dal Pastore valdese e dal cappellano militare della Taurinense, il picchetto in armi del 32° reggimento Genio guastatori ha reso gli onori durante l’intitolazione della piazza a cui è seguito lo scoprimento della targa da parte dei due figli del sottotenente, uno dei quali, peraltro, presta servizio proprio come artificiere nello stesso reggimento in cui ha operato il padre. Le note del “Piave”, suonato dal Corpo Musicale di Villar Perosa, hanno infine accompagnato la deposizione di una corona floreale in onore ai Caduti.

Le parole della vedova, signora Vita Maria Biasco, e del figlio maggiore hanno ricordato ai presenti quanto, pur nel dolore della perdita, lo spirito di sacrificio che animava Mauro, sia oggi motivo di orgoglio e di stimolo all’impegno costante per il bene comune, affinché i valori di abnegazione, dedizione e umiltà siano sempre d’esempio a ogni cittadino.

Nel messaggio inviato alla signora Vita Maria, il comandante delle Truppe Alpine, generale di Corpo d’Armata Claudio Berto, ha evidenziato come Mauro – di cui è stato il comandante in Afghanistan – abbia rappresentato “l’esperienza, la conoscenza ed il sapere a cui tutti facevano ricorso quando nemmeno la tecnologia poteva trovare soluzioni”.

 La cerimonia è stata resa possibile anche grazie al prezioso contributo dei volontari dell’Associazione Nazionale Alpini di Villar Perosa e di alcuni artigiani locali che hanno realizzato la targa commemorativa.