Piacenza ha ospitato l’Assemblea dei delegati Ana

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Gli ampi spazi del Palasport di Piacenza e la disponibilità della Sezione locale hanno consentito, sabato 25 luglio, lo svolgimento in piena sicurezza dell’Assemblea nazionale dei delegati che l’Ana era stata costretta a rinviare dalla tradizionale data di maggio a causa dell’emergenza legata alla pandemia di Coronavirus.

Grazie agli ingressi diversificati, al controllo della temperatura corporea (affidato a Sanità Alpina e Protezione Civile) ed al distanziamento sui seggiolini della grande struttura sportiva piacentina, le centinaia di delegati hanno dato vita a quello che è l’appuntamento istituzionale e fondante dell’attività associativa annuale.

Su invito del Presidente designato per l’occasione, ovvero Chicco Gaffuri, che ha lasciato dopo i previsti nove anni la presidenza della Sezione di Como, il Presidente nazionale, Sebastiano Favero, ha proposto ai delegati la sua relazione morale, relativa agli eventi che hanno caratterizzato il 2019 senza, ovviamente, trascurare le conseguenze drammatiche e rilevanti che l’emergenza sanitaria ha avuto su quelli previsti nel 2020, a cominciare dall’Adunata nazionale di Rimini, che è stata rinviata al 2021.

Un’esposizione ad ampio raggio, quella del Presidente, che ha toccato tutti i temi, a cominciare dal problema della burocrazia che troppo spesso ferma le nostre attività a favore delle popolazioni e, soprattutto, dalla necessità di avvicinare i giovani all’Ana, sia incentivandone l’arruolamento nelle Truppe Alpine (in rappresentanza delle quali in assemblea è intervenuto il comandante gen. Claudio Berto), sia attraverso il ripristino di un servizio obbligatorio per poter costituire, attraverso l’opera formativa dell’Ana, quel Corpo ausiliario alpino che tanto potrebbe dare in termini concreti al Paese alimentando al tempo stesso i nostri ranghi associativi.

In questo solco si collocano quindi le grandi esercitazioni Vardirex, che hanno dimostrato tutta l’efficacia di interazione tra Protezione Civile Ana e Truppe Alpine, e l’esperienza formativa dei campi scuola, nettamente in crescita. E poi le grandi opere, la impressionante mole di lavoro illustrata dal Libro verde, le migliorate capacità di comunicazione, sia attraverso L’Alpino, sia attraverso i social network, il fondamentale ruolo recitato in questa emergenza (basti ricordare l’Ospedale realizzato a Bergamo in soli sette giorni o i cinque ripristinati a tempo di record in Veneto). E che dire, poi, di iniziative come la ristrutturazione del Doss Trent, con il rinnovato ed ampliato Museo delle Truppe Alpine.

Su tutto, ha insistito il Presidente, rimane l’essenza dell’Ana come associazione d’Arma, unica per tutti, con un’unica assemblea a cui la relazione annuale della presidenza indica gli obiettivi.

Dopo l’assegnazione dei trofei sportivi (lo “Scaramuzza De Marco” è andato alla Sezione di Bergamo, il “Presidente nazionale” alla Valtellinese e il “Caleppio” per gli Aggregati a quella di Torino), si è provveduto anche alle votazioni per il rinnovo di alcuni componenti del Consiglio direttivo nazionale (quattro i consiglieri da rimpiazzare, tra cui i vice Presidenti Mauro Buttigliero e Lorenzo Cordiglia, oltre a Renato Genovese e Francesco Maregatti).

Gli interventi dei delegati dopo la relazione del Presidente, oltre a sottolineare la necessità di sempre maggiore trasparenza e comunicazione e di una sempre più ampio collegamento tra le attività nazionali e quelle sezionali, hanno insistito soprattutto sul futuro associativo, minato dalla sospensione della leva e dall’inesorabile anagrafe, che potrebbe necessitare anche una revisione dell’assetto statutario dell’Ana. Istanze a cui ha fatto eco il Presidente Favero, ricordando che i valori associativi non sono mai stati traditi e che il progetto per il Corpo ausiliario alpino è già stato sottoposto al ministro della Difesa Guerini, ma che, in ogni caso, è l’Assemblea dei delegati unico organo sovrano a decidere anche in questo campo.

Queste le votazioni

Consiglieri: Bassanese 314, Bassetto 426, Benedetti 3, Bottosso 435, Di Marzo 360, Maggioni 395, Penati 305, Rizzi 366, Trovant 321.

Revisore: Badalucco 482.

Revisore supplente: Bertarini 450.

LA RELAZIONE MORALE DEL PRESIDENTE

IL DIBATTITO