Da metà settembre gli alpini della Taurinense presidiano la “zona rossa”, circoscritta dopo crollo di ponte Morandi, assumendo il controllo dei varchi d’accesso all’area ritenuta a rischio per ulteriori cedimenti. Tale misura si è resa necessaria per incrementare ulteriormente la sicurezza della popolazione, quanto per assicurare un presidio continuo e costante contro possibili odiosi episodi di sciacallaggio. Inoltre, l’intervento delle Forze Armate consentirà di liberare il personale delle Forze di Polizia, per consentirgli di riprendere le consuete attività istituzionali di prevenzione e contrasto della criminalità cittadina.
La possibilità di tale concorso da parte delle Forze Armate era già emersa durante la riunione del Centro Coordinamento Soccorsi, proprio con l’obiettivo di alleggerire lo sforzo aggiuntivo espresso dalle Forze di Polizia dal momento del crollo del viadotto autostradale.
Già in passato gli eventi di pubblica calamità hanno visto oggi più che mai l’impiego delle Forze Armate in supporto e in coordinamento con altre amministrazioni dello Stato, in particolare con la Protezione Civile nazionale operante quale “trait d’union” per la gestione delle emergenze.
Gli alpini del 2° Reggimento di Cuneo presidiano il ponte Morandi.