Oltre 3.000 esplosivi rimossi dalle acque del lago di Varna

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Dal 25 giugno al 6 di luglio scorso i palombari del Gruppo Operativo Subacquei del Comando Subacquei ed Incursori (COMSUBIN) della Marina Militare, distaccati presso il nucleo Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi di Ancona, hanno condotto una delicata operazione subacquea nelle acque del lago di Varna (Bolzano), che ha permesso di rimuovere 3.094 ordigni esplosivi, che sono stati consegnati agli artificieri del 2° reggimento Guastatori di Trento della Julia per la definitiva distruzione.

A seguito di una segnalazione di privati cittadini circa la presenza di probabili manufatti esplosivi, la Prefettura di Bolzano aveva disposto e coordinato un intervento di bonifica d’urgenza nelle acque del lago. Le delicate attività subacquee, condotte da un team di sei Palombari e tre tecnici di COMSUBIN in una fascia di fondale profonda tre metri, hanno permesso di individuare e recuperare 3.062 bombe da fucili, 8 pani di esplosivo, 3 bombe da mortaio, 2 proiettili di medio calibro e 19 bombe a mano. Come ha ricorda il tenete di vascello Marco Cassetta, comandante del nucleo SDAI, “negli ultimi due anni abbiamo effettuato 30 giorni di lavoro in queste acque che ci hanno permesso di rimuove un totale di 5.956 bombe da fucile, ciascuna contenente circa 700 grammi di esplosivo”.

OrdigniLagoVarna

Foto Marina Militare