Gli alpini di Verona in pellegrinaggio a Costabella il 1° luglio

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Era il 4 agosto di cinquantacinque anni fa quando le Penne Nere veronesi inauguravano ufficialmente quella chiesetta voluta così fortemente dal loro cappellano, monsignor Piccoli. E a distanza di oltre cinquant’anni, domenica gli alpini scaligeri sono pronti a tornare di nuovo in massa sul Baldo per l’annuale pellegrinaggio alla chiesetta di Costabella. Un momento caro all’ANA, sempre in prima fila quando si tratta di «fare memoria». Ancor più su quelle creste che distano solo pochi metri da quella che, nel corso della Prima Guerra Mondiale, è stata zona di confine con perdite umane su entrambi i fronti.

«Con questa iniziativa inauguriamo la serie di pellegrinaggi sezionali – ricorda il presidente Luciano Bertagnoli -. Raggiungeremo Costabella salendo dai due versanti. Gli alpini vogliono continuare a rappresentare il collante tra memoria e futuro, portando avanti quei valori che li contraddistinguono».

Un «fare memoria» che travalica i confini nazionali. L’eco delle ricerche svolte dal Centro Studi della sezione scaligera dell’ANA, è infatti arrivato anche all’estero dove vivono i nipoti dell’alpino Raffaele Solve, morto a soli 21 anni a Nowo Kalitwa (in Russia) il 4 gennaio 1943. I suoi resti, dal 1994, sono custoditi nel Sacello Ossario della chiesetta di Costabella e i nipoti si sono messi in contatto con i ricercatori del Centro Studi per conoscere la storia del loro parente morto in battaglia.

L’appuntamento è per il 1° luglio alle 10.30 all’altezza del rifugio «Fiori del Baldo» da dove partirà la sfilata a piedi fino alla vicina chiesetta. Alle 11 onori al vessillo sezionale, alzabandiera e onori ai caduti di tutte le guerre. Dopo il saluto del presidente Bertagnoli e delle autorità presenti, il cappellano sezionale don Rino Massella celebrerà la santa messa, animata dal coro ANA «La Preara» di Lubiara. In tarda mattinata, come da tradizione, le penne nere offriranno piatti di minestrone e panini ai presenti.

«In passato si sfruttava la seggiovia, ora invece vi arriviamo a piedi, ma la fatica della camminata è ampiamente ripagata dall’incantevole panorama che si può ammirare da lassù» commenta il presidente Bertagnoli. È possibile arrivare in auto fino a località «Due Pozze»: per ottenere il transito fino a Costabella si deve inoltrare la richiesta inviando una mail al Comune di San Zeno di Montagna (segreteria@comune.sanzenodimontagna.vr.it).

Dedicata ai santi Maurizio (protettore degli alpini) e Bernardo (protettore degli alpinisti), oltre che alla Madonna Regina Pacis, la chiesetta è stata eretta in memoria del capitano Aleardo Fronza della 258ª compagnia del Battaglione Val d’Adige, ucciso da una granata il 4 agosto 1916  e medaglia di bronzo al valor militare.