Una fiaccola per la pace, in memoria di tutti i Caduti

0
189

Una fiaccola per la pace darà il via alle cerimonie ufficiali della91ª Adunata Nazionale degli Alpini. A realizzarla i giovani delle Sezioni ANA di Trento e Bolzano che venerdì 11 maggio saliranno a piedi dal Sacrario di Castel Dante fino alla Campana dei Caduti per consegnarla nelle mani del reduce Guido Vettorazzo. Tutti assieme raggiungeranno poi il braciere posizionato ai piedi della Campana dei Caduti e lo accenderanno in ricordo di tutti i Caduti.

Dopo i primi prototipi in carta si è passati alla realizzazione che ha visto l’utilizzo del legno per l’impugnatura, materiale nobile e semplice, che da sempre accompagna gli Alpini nella vita quotidiana per costruire dei ripari, delle slitte per il trasporto materiali e persone, per scaldarsi, per illuminare il cammino.

La Colomba è stata realizzata in acciaio, materiale composto essenzialmente da ferro e carbonio che è una lega che si caratterizza per le sue notevoli proprietà meccaniche di resistenza agli sforzi e che, a seconda della proporzione delle sostanze con le quali è costituito, assume differenti consistenze e durezze, caratteristi utilizzate spesso per descrivere gli alpini utilizzando altri termini “saldo, forte, schietto, semplice e guardandolo da un profondo senso di protezione, di sicurezza e di solidarietà”.

Per proteggere la fiamma si è deciso di utilizzare le ali della colomba che nella cultura e nella tradizione comune rappresenta la purezza, la rettitudine e la pace sia materiale che spirituale.

Sul manico vi è riportata la seguente frase “LA PACE NON PUO’ REGNARE TRA GLI UOMINI SE PRIMA NON REGNA NEL CUORE DI CISCUNO DI LORO Karol Wojtyla”

I fautori del progetto

Luca Menegatti, Monica Sighel (Coordinamento Giovani Sezione di Trento), Mauro Vanzo e Paolo Massardi (Coordinamento Giovani Sez Alto Adige)

La cerimonia:

Si svolgerà venerdì mattina, 11 maggio, con partenza dal Sacrario di Castel Dante dove la fiaccola verrà accesa e scortata dai giovani per tutto il percorso fino al piazzale della Campana dei Caduti dove ad attenderla ci sarà Guido Vettorazzo, reduce di Russia.

“La Campana dei Caduti è simbolo universale della Pace e nessuno ha avuto dubbio che la commemorazione d’apertura andasse celebrata lì – ha spiegato Paolo Frizzi, responsabile legale e cerimonie del COA –. Sarà una cerimonia completamente diversa rispetto alle passate Adunate. Non avrà connotazione militare, sarà una cerimonia interreligiosa durante la quale verrà recitata una preghiera ecumenica universale in ricordo di tutti i Caduti”.

A suggellare il momento, infine, i cento rintocchi di Maria Dolens, la campana simbolo di pace e fratellanza, realizzata con il bronzo dei cannoni delle 19 nazioni partecipanti alla Prima guerra mondiale.

La voce dei giovani dell’ANA:

“Abituati come siamo a comunicare ormai solo attraverso i social, sempre più padroni della nostra vita, sembra difficile credere che ci si possa riappropriare del nostro tempo e sedersi attorno ad un tavolo per far nascere insieme delle belle idee, semplicemente guardandosi in faccia e ragionando tutti insieme.

E dando voce e spazio a tutti, a volte capita che le buone idee diventino progetti ed i progetti azioni.

Ed infatti, in una fredda sera di novembre, i referenti del Coordinamento Giovani delle Sezioni ANA di Bolzano e Trento si sono ritrovati nella sede del gruppo Cadine per sviluppare un’idea da portare a questa attesissima 91ª Adunata Nazionale a Trento. Adunata che ormai da 31 anni mancava dalla città. Chiacchierando delle varie date degli eventi organizzati e pensando al gran numero di monumenti che si trovano tra la città e i dintorni, si è arrivati insieme all’idea comune, di voler valorizzare ulteriormente in tale contesto la particolare ricorrenza storica – quest’anno ricorre il 100esimo anniversario della fine della Prima guerra mondiale – con una “fiaccolata della pace”, tema questo al centro della 91ª Adunata.

“Bella idea, ma adesso bisogna svilupparla…”

A questo punto è subentrato l’ingegno, dote tipica degli Alpini capaci di adattarsi a tutte le situazioni e di riuscire a dare il meglio di sé in ogni contesto, che unito ad un pizzico di fantasia ha portato alla progettazione e realizzazione di una fiaccola la cui fiamma ardesse protetta dalle ali di una colomba, simbolo appunto di pace e immediato richiamo al logo della manifestazione.

“Bene, la fiaccola c’è ma il percorso?”

Qui è stato il COA (Comitato Organizzatore dell’Adunata) che, accogliendo favorevolmente l’iniziativa, ha suggerito Rovereto, partendo dall’Ossario di Castel Dante, dove riposano in pace decine di migliaia di soldati, per arrivare alla Campana dei Caduti, realizzata fondendo assieme il bronzo dei cannoni delle 19 Nazioni che presero parte al Primo Conflitto Mondiale”.