Giornata in grigio-verde all’ecomuseo di Malga Pidocchio

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La sezione veronese dell’Associazione Nazionale Alpini, dopo il grande successo delle precedenti edizioni, ripropone, il prossimo 10 settembre, la giornata in grigio-verde all’ecomuseo delle trincee di Malga Pidocchio. Visite guidate, accompagnati da esperti e rievocatori per conoscere la vita di trincea durante la Grande Guerra. Quest’anno in mostra anche le temibili mitragliatrici Schwarzlose e Fiat-Revelli.

 

«Saremo lassù con le divise di cento anni fa e con gli stessi ideali di allora. Quelli di fratellanza e di umanità. Perché la gente ama gli alpini, ma è altrettanto vero che gli alpini amano la gente. E questa iniziativa vuole essere proprio un abbraccio ideale con tutta la società». Il presidente della sezione veronese dell’Ana Luciano Bertagnoli, introduce con queste parole la “Giornata in grigioverde”, in programma domenica 10 a Malga Pidocchio, sopra Erbezzo.

Lo scorrere lento del tempo tra quelle pietre. Con i piedi in mezzo al fango e la testa chinata per evitare le pallottole del nemico. L’attesa, lunga e inesorabile, degli ordini del comandante. Il caldo dei mesi estivi e il gelo dei rigidi inverni. Ma, soprattutto, la paura. Tanta paura. Quella derivante dalla presa di coscienza di una precarietà diventata quotidiana. L’incubo della trincea, della guerra di trincea, dove una scarica di mitragliatrice lontana può costare la vita in una frazione di secondo.

Un’assurdità che gli alpini veronesi vogliono ricordare e tramandare alla giovani generazioni. È in primo luogo proprio a loro che si rivolge la “Giornata in grigio-verde” a Malga Pidocchio, l’Ecomuseo sopra Malga Lessinia riportato alla luce grazie all’impegno di decine di volontari della sezione veronese sotto la direzione tecnica di Flavio Melotti. Toccare con mano quei muri di pietra scavati nella roccia, conoscere la vita di quei ragazzi, scoprire i loro sogni, le loro paure, la loro sfida quotidiana per la sopravvivenza. La sezione ANA (Associazione Nazionale Alpini) con il suo gruppo storico 6° alpini e il fondamentale sostegno del Comune di Erbezzo, ripropone il tradizionale appuntamento, dopo i grandi successi di pubblico delle scorse edizioni. «Qui cent’anni fa ragazzi, anche appena maggiorenni, vivevano tra caldo, freddo e stenti – ricordano gli organizzatori -. Ragazzi strappati dalla loro terra, dagli affetti, costretti a passare dalla zappa, dalla penna, dai mestieri quotidiani al fucile. Per sopravvivere».

L’appuntamento è per domenica 10 per un vero e proprio “tuffo nella storia” con i rievocatori di diversi gruppi storici: Associazione 4 novembre Ricercatori storici Schio gruppo di Verona; Gruppo storico Fronte Orientale; Gruppo storico trentino; 145^ compagnia Battaglione Alpini 7 Comuni; Gruppo storico 6° Alpini Battaglione Verona. Alle 10 è previsto l’arrivo dei rievocatori in sfilata con le divise d’epoca. Dalle 10,30 alle 13 Flavio Melotti (curatore insieme a Gianmarco Lazzarin del volume «Oi cara mamma i baldi alpin van via», frutto di una lunga ricerca di archivio recuperando documenti, aneddoti e testimonianze della Lessinia proprio nella periodo della Grande Guerra), accompagnerà i visitatori alla scoperta del caposaldo di Malga Pidocchio dove sono state allestiti per l’occasione mostre con materiale originale dell’epoca, un posto comando e un piccolo ospedale da campo. Per la prima volta, saranno esposte anche le temibili mitragliatrici Schwarzlose e Fiat-Revelli. Alle 12,30 il rancio in trincea per i rievocatori e poi dalle 14,30 alle 16 ancora tour all’interno delle trincee recuperate.

«Vogliamo farci conoscere e avvicinare anche chi non ha toccato con mano il mondo alpino – spiega il presidente Bertagnoli -. Vogliamo coinvolgere sempre più i giovani per far conoscere loro la nostra Storia. E ci auguriamo che, come nelle scorse edizioni, la risposta dei nostri amici sia numerosa».