Quante volte in passato, Ponte di Legno e più in generale l’alta Valcamonica, hanno visto Alpini del battaglione Tirano, transitare per operazioni in alta quota, sull’Adamello o in Val Sozzine e ancora a Case di Viso o al Passo del Tonale? Ecco la ragione per cui si è scelta Ponte di Legno per il raduno delle penne nere dalla nappina rossa.
Il sabato l’alzabandiera e l’onore ai Caduti al sacrario del Passo del Tonale hanno segnato l’inizio di questa piccola, sentita adunata. E la domenica erano in tanti i “tiranini” arrivati per la sfilata aperta dai gonfaloni di Ponte di Legno e dei paesi della valle, dal vessillo dell’Associazione battaglione Alpini Tirano, scortato dall’ultimo comandante, gen. Roberto Filipazzi, e a seguire le compagnie 46ª, 48ª, 49ª, la CCS e 109ª.
Tanti gagliardetti, tanta gente, tanti applausi. Poi i discorsi del sindaco Aurelia Sandrini, del prefetto di Brescia Narcisa Brassesco Pace, del vice presidente nazionale Ferruccio Minelli e del gen. Roberto Filippazzi: due reduci di Russia, sul palco, hanno avuto il caloroso applauso di tutti. Quindi la Messa officiata da mons. Dotti, vescovo in Brasile e Alpino della 48ª negli anni Settanta. La cerimonia si è conclusa con la Preghiera dell’Alpino e la marcia del battaglione San Marco, in onore dei due fucilieri di Marina detenuti in India, Latorre e Girone. Al rompete le righe è risuonato alto nel cielo il motto del Tirano, gridato all’unisono: “Mai tardi!”. E fra tre anni l’appuntamento per il 5° raduno.