Presentato al Niguarda il Lokomat per la rieducazione robotizzata

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L’Unità Spinale Unipolare di Niguarda è oggi uno dei pochi Centri in Italia che può utilizzare il “Lokomat”, un’apparecchiatura robotica per la riabilitazione delle persone che hanno riportato lesioni al midollo spinale.

All’inaugurazione del “Lokomat” era presente il caporal maggiore degli alpini Luca Barisonzi, rimasto gravemente ferito in un attentato in Afghanistan e riabilitato per diversi mesi presso l’Unità Spinale di Niguarda. Barisonzi si è impegnato in prima persona per promuovere la raccolta fondi a favore del “Lokomat”, sensibilizzando con la sua testimonianza tante persone e molti alpini.

“Quando mi sono arruolato – ha ricordato Barisonzi – avevo come obiettivo quello di portare il mio aiuto anche in quei paesi martoriati dalla guerra. Dopo l’attentato ho trascorso le prime settimane a cercare di capire cosa avrei potuto ancora fare da quel momento in poi. Arrivato in Unità Spinale sono venuto a conoscenza dell’iniziativa per il Lokomat ed è nata l’idea di fare tutto il possibile per acquistarlo, così, in collaborazione con AUS Niguarda Onlus e sfruttando la grande risonanza mediatica del mio caso siamo riusciti a raggiungere questo importante obiettivo per tutte le persone che potranno utilizzarlo e trovarne beneficio”.

Le sue parole hanno commosso i partecipanti, in particolar modo i numerosi alpini presenti: tra loro il tesoriere dell’ANA Gianbattista Stoppani, le penne nere della sezione di Milano guidate da Luigi Boffi e il colonnello Michele Merola, comandante dell’8° Alpini.

Per maggiori informazioni: www.ausniguarda.it

Luca Barisonzi con gli alpini dell’8°.

La sala dove si è svolta la presentazione. Tra il pubblico il gen. B. de Milato, il direttore generale dell’ANA Stoppani e il presidente della sezione di Milano Boffi.