Escursioni estive e cerimonie con il 5 Alpini

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Vipiteno Si sono concluse il 3 luglio scorso le escursioni estive del 5º reggimento alpini, svolte eccezionalmente quest’anno nella zona dell’alto Lario e della Valtellina. Per due settimane gli alpini hanno condotto attività di movimento in ambiente montano sui percorsi più belli e caratteristici della zona, toccando molte località fra le province di Lecco, Como e Sondrio. Un ritorno alle origini per il 5º Alpini, ricordiamo come per decenni l’unità ha annoverato tra le sue fila soldati di leva provenienti proprio da queste valli. Il desiderio di rivedere gli alpini in armi addestrarsi su queste montagne è stato espresso dalle sezioni e dai gruppi ANA locali, primi fra tutti quelli di Colico e di Morbegno.

L’arrivo a Colico

Iniziate il 22 giugno con l’arrivo dei reparti a Colico, le escursioni hanno impegnato oltre 300 uomini e donne del Battaglione alpini Morbegno e della Compagnia comando e supporto logistico. Quest’ultima, in particolare, ha allestito in breve tempo una base nella zona del campo sportivo con tende per tutto il personale addestrato, una mensa, un refettorio, un’infermeria, una sala radio ed altre strutture indispensabili a garantire il sostegno logistico. Nella mattina del 23 giugno, la 44ª Compagnia Ardita e la 47ª Compagnia Audace del battaglione alpini Morbegno , hanno lasciato il campo sportivo di Colico, per effettuare una serie di marce fra Colico, Morbegno e Gravedona per poi ritornarvi nella tarda giornata di giovedì.

Alpini di ieri e di oggi

 width=Mentre le Compagnie erano impegnate nelle escursioni, a Colico, Morbegno ed in altre località della valle sono stati organizzati eventi sociali che hanno avvicinato e fatto conoscere alla popolazione la realtà degli alpini di oggi. La Fanfara della brigata alpina Julia, arrivata appositamente da Udine, si è esibita il 23 giugno, alle 21, in un concerto in piazza S. Giovanni a Morbegno e il 24 nei paesi di Varenna, Gravedona e Colico, in Piazza Lago. Gli eventi si sono svolti con il patrocinio delle amministrazioni comunali e con la preziosa collaborazione dei gruppi ANA. Molte sono state anche le occasioni di incontro fra alpini di ieri e di oggi. Questi momenti sono stati, assieme all’attività in montagna, il filo conduttore delle due settimane di attività in Valtellina. Come ribadito più volte dal comandante di reggimento, colonnello Simone Giannuzzi, le escursioni non hanno rappresentato solo un’opportunità di addestramento ma anche un momento di riscoperta e di avvicinamento fra due realtà: i veci hanno potuto vedere cosa significa portare il cappello alpino oggi, mentre i bocia hanno fatto l’esperienza di un ritorno alle origini del Reggimento, che proprio da queste valli ha visto arrivare, per generazioni, gli alpini. Nella serata di martedì 23 giugno, a Morbegno, al termine delle attività, gli alpini della 47ª Compagnia, presso il Polo fieristico, hanno partecipato ad una cena a base di pizzoccheri organizzata dagli alpini del locale gruppo ANA guidato dal signor Del Martino. Il 24 sera, invece, la 44ª Compagnia accampata presso Pian delle Castagne e la 47ª Compagnia a Delebio si sono intrattenute con gli alpini dell’ANA, mentre nella stessa giornata c’è stata la visita del gen. Gianfranco Rossi, comandante della brigata alpina Julia al reggimento.

Di corsa con il 5º Alpini

 width=Nella giornata di sabato 27 giugno si è svolta la gara podistica non competitiva Di corsa con il 5º Alpini , organizzata dal Reggimento con la collaborazione del Comune di Colico, dell’ANA, dell’associazione Skyrunners e della Croce Rossa Italiana. La gara si è sviluppata lungo l’itinerario dei 2 forti su un percorso di 9 km circa. I partecipanti, partiti da piazza Lago a Colico, hanno raggiunto forte Fuentes per poi dirigersi verso il forte di Montecchio. Da lì sono poi tornati verso Colico, tagliando il traguardo in prossimità dei giardini pubblici nei pressi dell’area ex Cariboni . Consistente la partecipazione alla manifestazione: oltre 200 gli iscritti, molti dei quali alpini del 5º. Tre le categorie premiate: Amici degli alpini , militari in servizio e femminile assoluta. Nella categoria dei militari in servizio, al 1º posto si è classificato il Caporale maggiore Luca Porretti (38’05’), al 2º il colonnello Simone Giannuzzi (40’05’) ed al 3º il 1º caporale maggiore Pietro Paolo Sanna 40’25’. Per la categoria femminile assoluta, al 2º posto si è classificata il caporale maggiore Sabrina Trotta (52’42’). Toccante, al termine delle premiazioni, il momento in cui l’ing. Bernardi, presidente della sezione ANA di Colico, ha chiamato sul palco gli alpini del 5º provenienti dall’Abruzzo coinvolti più direttamente dal recente sisma avvenuto lo scorso 6 aprile nell’aquilano. Di seguito si è svolto il pranzo dell’alpino .

La cerimonia di benvenuto

Il col. Giannuzzi.Nella splendida cornice di piazza Lago a Colico si è celebrata domenica mattina la cerimonia di benvenuto al 5º reggimento alpini che ha richiamato centinaia di persone da Colico e dintorni, nonché numerosi soci dell’ANA che hanno pacificamente invaso Colico con i vessilli ed i gagliardetti dei gruppi e delle sezioni. Il panorama suggestivo, da cartolina , il pubblico entusiasta di poter ammirare ancora una volta i suoi alpini, le parole toccanti nei discorsi dell’ing. Bernardi, del sindaco di Colico prof. Curtoni, del dott. Rossi, vice presidente dell’Associazione Nazionale Alpini e del Generale Rossi, Comandante della Brigata Julia , la presenza della Fanfara della brigata alpina Taurinense , tutti assieme hanno contribuito alla realizzazione di una manifestazione che ha avuto l’intento, così come spiegato dal comandante di reggimento di far conoscere alla popolazione gli alpini di oggi e di far riscoprire a questi ultimi le radici storiche del 5º . In mattinata, sulla piazza del Municipio si è tenuta la cerimonia dell’alzabandiera e successivamente quella della deposizione di una corona di fiori al monumento ai Caduti, con un picchetto in armi. Subito dopo nella Chiesa di San Giorgio è stata celebrata la messa dal cappellano militare del 5º, don Massimo Gelmi. La giornata di festa è proseguita, dalle 13, con il pranzo dell’alpino preparato dai cuochi del 5º con il concorso dell’ANA nello spazio verde dietro piazza Lago e con una mostra statica di mezzi e materiali in dotazione al reparto presso l’ ex Cariboni . Gli alpini hanno poi intrattenuto il pubblico con una serie di dimostrazioni pratiche di attività operative svolte normalmente nel corso delle missioni fuori area a dimostrazione della loro versatilità d’impiego in ambito nazionale e in contesti internazionali di crisi.

L’ascensione al Legnone ed il rientro a Vipiteno

Il 1º luglio gli uomini della 44ª Compagnia del battaglione Morbegno hanno effettuato l’ascensione al Monte Legnone, momento culminante dell’attività escursionistica. Per l’occasione, il comandante delle Truppe alpine, generale di divisione Alberto Primicerj, è giunto in elicottero da Bolzano ed ha accompagnato il reparto durante la marcia. In cima al Legnone gli alpini si sono raccolti attorno alla cappella votiva costruita esattamente 50 anni fa (era il luglio del 1959) dal gruppo alpini di Colico e hanno scoperto una targa commemorativa in onore ai Caduti deposta dagli uomini del 5º. Alla cerimonia erano presenti diversi soci dell’ANA, fra cui l’ing. Bernardi. L’ascensione è stata poi replicata giovedì 2 luglio dalla 47&
ordf; compagnia. Dal 4 di luglio il reparto ha iniziato le operazioni di rientro in sede. Si è dato precedenza alle compagnie operative e si è terminato con gli assetti logistici che, celermente, hanno smontato in poco meno di due giorni il grande campo base al campo sportivo di Colico.

Gli alpini in ascensione.
Il gen. Primicerj parla agli alpini in vetta.

Conclusioni

Le escursioni estive a Colico hanno rappresentato un momento particolare per il reggimento. La permanenza a Colico ed in Valtellina ha costituito un eccellente banco di prova sotto diversi aspetti. La componente logistica ha affrontato e risolto brillantemente non solo le difficoltà connesse al movimento di un così grande numero di uomini, mezzi e materiali da Vipiteno fino in Lombardia, ma ha anche fornito un sostegno continuo, ed aderente ai reparti impegnati nelle marce o presso i loro attendamenti. Le compagnie operative grazie all’addestramento dei mesi precedenti sulle montagne dell’Alto Adige sono arrivati fisicamente e mentalmente pronte ad affrontare due settimane continuative di escursioni. Un dato su tutti: la percentuale dei militari che si sono presentati in infermeria per problemi fisici è stata dell’1 circa. Da ultimo il campo a Colico ha avuto un grande significato simbolico e comunicativo: gli alpini, oggi, sono una realtà viva in grado di affrontare gli impegni sia in territorio nazionale, sia estero come è avvenuto ed avviene nei Balcani e in Afghanistan, a conferma del prestigio degli alpini maturato nei circa 140 anni di storia del Corpo e rimane una fra le più belle espressioni dell’Italia nel mondo.