Alpini da tutto il mondo, insieme

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Il teatro comunale Gabriele D’Annunzio è ancora una volta luogo d’incontro di un importante momento dell’Adunata: sezioni all’estero, IFMS, presidente nazionale Corrado Perona, CDN, autorità civili e militari si ritrovano per un saluto e un’analisi dell’attività dell’ANA nei vari continenti. Prende la parola il sindaco di Latina on. Vincenzo Zaccheo ed esprime la gratitudine della città di Latina nei confronti dell’ANA per il grandissimo evento in corso nella terra dei bonificatori.

È una manifestazione che fa emergere l’attaccamento dei cittadini al patrimonio di italianità che dobbiamo valorizzare e conservare in un’epoca di disvalori. Abbiamo bisogno di segni di alto valore morale . L’avvocato Armando Cusani, presidente della Provincia, saluta gli alpini sottolineando la portata dell’evento nel territorio. Una terra, secondo la leggenda, abitata dalla dea della fertilità, ma solo dopo secoli di duro lavoro diventata ospitale, nonostante la natura fosse contro .

Poi la guerra, con 8.000 Caduti, e le distruzioni che non fiaccano la tenacia della gente pontina; così oggi possiamo ammirare una campagna prospera ed accogliente. Per questo il gonfalone della Provincia si fregia della Medaglia d’Oro al Valore civile. Il comandante delle Truppe Alpine, gen. D. Alberto Primicerj, coinvolto in prima persona in tutte le manifestazioni dell’adunata, esprime la sua soddisfazione per il successo di pubblico e i lusinghieri consensi riscontrati nei confronti degli alpini in armi, presenti con la Cittadella degli Alpini, due fanfare, Julia e Taurinense, e due compagnie.

L’ANA ha dichiarato è la prosecuzione naturale degli alpini in armi. Conserviamo lo stesso addestramento e condividiamo gli stessi valori delle truppe da montagna di ogni tempo . Il consigliere nazionale Munarini, presidente della Commissione per la Federazione Internazionale dei soldati di Montagna (IFMS), ricorda che la Federazione si pone come obiettivo di conservare la pace nella libertà. Sono 12 le nazioni che fanno parte di quest’organizzazione unica nel mondo. Altre sono in attesa di entrarvi. Nicola Corradetti, presidente della sezione e principale artefice dell’Adunata, porta il suo saluto ai rappresentanti provenienti da ogni angolo del mondo. Sono gli ambasciatori della parte migliore del nostro paese.

Il consigliere nazionale Capannolo, anche nella sua veste di delegato alle relazioni con l’estero, esordisce affermando che la nostra associazione non ha confini. Gli emigrati hanno nel cuore due bandiere, ma questo non significa che la patria di origine perda d’importanza. Il prestigio se lo sono guadagnato con fatica e non poche sofferenze, con la serietà e l’impegno. Sono stimati ovunque e meglio ancora se portano il cappello alpino. I gruppi all’estero stanno crescendo. Proprio in questa riunione viene consegnato il gagliardetto al capogruppo della Bulgaria, ambasciatore Stefano Benazzo, alpino, organizzatore di un riuscitissimo festival delle bande militari a Sofia. Si impegna ad adoperarsi affinché la Bulgaria entri a far parte dell’IFMS.

Intervengono, per portare il saluto dei loro alpini, Ferdinando Bisinellla (Montréal), Luigi Covati (New York), Bruno Roncarati (Gran Bretagna), padre Graziano Colombo (Romania). Il capitano di Vascello Alvarez (Argentina) consegna al comandante del COMFOTER, gen. C. A. Armando Novelli e al gen. C. A. Dario Ranieri un’alta onorificenza, il Condor Dorado , per benemerenze acquisite in campo alpinistico d’alta montagna, oltre i 5.000 metri. Conclude il festoso incontro il presidente nazionale Corrado Perona, asserendo che è perfino difficile dire grazie a uomini come i presidenti delle sezioni all’estero, perché questi, dopo aver lavorato duramente per una vita, ora continuano a farlo come alpini.

Vi conosco bene, so di cosa siete capaci. Con umiltà e determinazione avete onorato l’Italia rispettando le leggi del paese che vi ha ospitato. È qui che dobbiamo evidenziare la dignità che vi contraddistingue come uomini e come alpini. Nei viaggi che ho fatto all’estero, anche recentemente in Romania e in Sudafrica, ho scoperto nuove realtà fantastiche. Alpini che hanno preso le redini delle sezioni con entusiasmo e intelligenza .

Ringrazia i rappresentanti dell’IFMS e si augura che altri paesi ne facciano parte. Salutando afferma che la montagna è maestra di vita e gli alpini la vivono con grande professionalità: da Bariloche, al Trofeo Mezzalama, recentemente tornato in mani alpine. Complimenti al gen. Berto, comandante della Scuola Militare Alpina! In un clima di calorosa fraternità segue lo scambio di ricordi con tutte le sezioni presenti. Toccante la consegna di un guidoncino a Ferdinando Giannini, alpino, Medaglia d’Argento al Valore Civile.

Pubblicato sul numero di giugno 2009 de L’Alpino.