La richiesta di un intervento degli alpini nelle scuole, pervenuta tramite amici dell’Associazione Nazionale Partigiani, era una di quelle che non si possono rifiutare e anche l’ideale per comunicare i valori di civismo e della solidarietà, entrare nelle scuole elementari e parlare degli alpini, della loro storia di guerra e di pace e di quello che attualmente fa l’Associazione.
Gli interventi, preparati da rapidi incontri con le insegnanti, si sono svolti nelle quinte classi delle Scuole Elementari Filippo Turati e Lelio Basso di Trezzano sul Naviglio. Gli alpini hanno portato con se fotografie, quadri, manifesti, copie de L’Alpino e altro materiale. L’accoglienza delle insegnanti e degli scolari è stata commovente, a partire dai cartelli di benvenuto, dai disegni con il logo dell’ANA, fino alle parole di ringraziamento del dirigente scolastico professor Ciocca.
Dopo aver visto l’esposizione del materiale, i ragazzi si sono accomodati per ascoltare i due alpini che erano incaricati di intrattenerli. Gli alunni erano già stati adeguatamente preparati dalle loro insegnanti (Paola Carati, Stefania Gabriele, Rita Motta, Angela Rotunno, Anna Luisa Spinelli, Anna Tangari e Caterina Tripaldi) e quindi località, avvenimenti storici, termini geografici anche stranieri citati nel breve racconto, erano già noti a loro.
L’esposizione si è articolata sulla storia degli alpini e sulle attività dell’ANA, ha trattato del sacrificio degli alpini in Russia ed evidenziato l’impegno attualissimo di onorare i Caduti, aiutando i vivi . Moltissime le domande dei ragazzi, per esempio sul significato del cappello e della penna, sulla leva, sulla possibilità delle ragazze di diventare alpini e altre ancora. Al termine distribuzione di vari gadget.
Della visita alla scuola era stato messo al corrente il capo dello Stato Giorgio Napolitano che, tramite il segretario generale della Presidenza della Repubblica, ha rappresentato il vivo apprezzamento del presidente per il progetto sulla storia d’Italia dalla prima Guerra Mondiale alla Resistenza, donando agli alpini il testo della Costituzione.