VARESE Arcisate: la nuova sede del gruppo dedicata alla memoria di Peppino Prisco

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    Sapete che qui il capogruppo si chiama Peppino come mio padre e che il Prevosto si chiama Luigi come me?Non credo sia soltanto un caso . Con queste parole Luigi Prisco ha voluto aprire il suo breve intervento alla cerimonia di inaugurazione della nuova sede del gruppo di Arcisate e intitolata a suo padre. Come anche suo figlio ha ricordato, Peppino Prisco aveva vissuto i primi vent’anni della sua vita in questo borgo della Valceresio, tra il capoluogo ed il lago di Lugano, dove la sua famiglia si stabilì e dove, nella tomba di famiglia, Peppino riposa sotto il quieto sguardo delle Prealpi, nel verde di questo angolo di Lombardia che gli era tanto caro.

    Peppino Prisco per Arcisate dichiarava una sincera predilezione: suo figlio Luigi lo ha testimoniato partecipando alla manifestazione tenendo tra le mani il cappello alpino di suo padre, in segno di omaggio alla terra che lo aveva cresciuto e che lo ha accolto ed amato sempre con grande riconoscenza. Gli alpini arcisatesi si erano impegnati a dedicare la loro nuova casa a Peppino Prisco sin da quando era andato avanti , cinque anni or sono.

    Dopo cinque anni di sacrifici e di lavoro, la soddisfazione è stata grande, e la festa veramente alpina. La giornata si è aperta con la S. Messa, accompagnata dal coro Stella Alpina di Viggiù, con la partecipazione numerosa della comunità. C’erano il vessillo sezionale scortato dal presidente Francesco Bertolasi con numerosi consiglieri sezionali, il col. Carlo Calenco, amico di vecchia data degli alpini del varesotto, il Gonfalone comunale, il sindaco, il deputato alpino varesino on. Daniele Marantelli e rappresentanti delle Associazioni d’Arma e del volontariato locale.

    Un lungo corteo ha reso onore ai Caduti per poi sostare al cimitero, ove riposa Peppino Prisco. Infine tutti al parco Lagozza, dove gli alpini arcisatesi, in collaborazione con l’amministrazione comunale, hanno riqualificato un’ampia area inutilizzata, costruendo strutture moderne ed efficienti in grado di ospitare centinaia di persone in occasione di eventi culturali e feste popolari. Il taglio del del nastro è stato affidato al reduce Marco Baroffio, classe 1913, salutato da un mare di applausi.

    La manifestazione è stata collegata ad un’iniziativa congiunta del Rotary Club e dell’AVIS Valceresio con il gruppo A.N.A. di Arcisate in favore dell’ospedale di Addis Abeba. Il gruppo A.N.A. di Arcisate ha anche curato l’emissione di una cartolina commemorativa e concordato l’edizione di uno speciale annullo filatelico da parte di Poste Italiane.