Uomini di mondo, ma solo se hanno fatto il militare a Cuneo

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    Un’Associazione nata dalla celebre battuta di Antonio De Curtis, in arte Totò.

    Perché si è uomini di mondo? Ognuno potrebbe rispondere a modo suo ed indicare la propria personale maniera di esserlo. C’è chi trascorre le proprie vacanze in un elegante yacht e chi, plurilaureato, tiene master e conferenze per folte platee; chi come passatempo preferito gioca a golf, chi ama conoscere e viaggiare anche nei luoghi più impensati, e chi per simpatia e versatile savoir faire sa sempre dire la cosa giusta al momento giusto.

    Ma nulla di tutto ciò ha a che fare, in realtà, con la storia dell’Associazione degli Uomini di mondo , la cui nascita è sottilmente legata alla sagacia e al genio del celebre ed amatissimo principe Antonio De Curtis, in arte Totò. Lui, il protagonista dello spettacolo italiano prima in teatro per oltre trent’anni e poi per un ventennio nel cinema, comico geniale a cui anche l’enciclopedia Treccani ha dedicato una voce, aveva un’idea chiara e precisa di cosa significa essere uomini di mondo. Sono un uomo di mondo, ho fatto il militare a Cuneo è, infatti, la nota battuta che ricorre in molti film dell’attore napoletano, come ad esempio quando in Totò a colori , di Steno, interpreta il maestro Antonio Scannagatti nel colloquio con l’onorevole Trombetta.

    E se queste sono le premesse, è evidente quale sia la logica conseguenza: tutti possono essere Uomini di mondo , ma solo se hanno fatto il militare a Cuneo. A partire da questa semplice deduzione, è nata così, nel 1998 proprio l’anno in cui ricorreva il centenario della nascita di Totò l’Associazione degli Uomini di Mondo . Fondata da un comitato di cuneesi costituitosi per l’occasione, il circolo raggruppa tuttora coloro in particolare alpini che, anche per un solo giorno, hanno prestato il servizio militare o civile nella città di Cuneo o in altri Comuni della Granda. A partire dall’anno in cui fu fondata, l’associazione, che ha come madrina la figlia di Totò, Liliana De Curtis, ne promuove ed organizza annualmente ogni seconda domenica di ottobre l’Adunata nazionale, raduno ufficiale degli Uomini di mondo che, rivelatosi da subito un successo, si è ripetuto quest’anno il 7 e l’8 ottobre scorsi.

    Inoltre, a conferire risalto e prestigio all’iniziativa c’è tanto di Albo d’onore, in cui, come in una sorta di censimento, sono raccolte le adesioni di chi desidera diventare Uomo di mondo : grazie all’iscrizione, gratuita, si ha diritto a ricevere la preziosa tessera con l’effigie di Totò. Complice la nutrita quantità di caserme presenti nel Cuneese, attualmente coloro che di diritto sono ammessi ad essere Uomini di mondo costituiscono un lungo elenco.

    Sono infatti due milioni gli italiani che hanno prestato il servizio militare a Cuneo, e tra questi si distinguono anche nomi illustri, come quelli di Giampiero Boniperti, Carlo De Benedetti, Giorgetto Giugiaro, Enrico Mentana, Marco Pannella, Riccardo Pazzaglia e poi Cino Tortorella l’ex Mago Zurlì e i cantanti Riccardo Fogli, Jovanotti e Piero Pelù. Ecco dunque una vicenda che ha conquistato gli onori della cronaca nazionale, che ha saputo incuriosire tanti italiani e ha rinsaldato, per migliaia di ex militari, legami rimasti per lungo tempo confinati al periodo della giovinezza. E, anche se pare che Totò non abbia fatto il militare a Cuneo, perdura questo filo sottile che lega la città partenopea al capoluogo della Granda e, tra le forze armate, più di tutto agli Alpini, il Corpo da sempre più rappresentato nella provincia cuneese.