Un’esperienza indimenticabile

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    Mi compiace leggere su L’Alpino di dicembre “Voci nel tempo”. Simpatico e doveroso è il ricordo di tanti alpini che hanno profuso energie per il sostegno della nostra Associazione. Nel 1969, congedato dal servizio militare mi iscrissi subito alla Sezione di Belluno. Indirizzato poi dal Presidente Bruno Zanetti entrai a far parte del Cdn dal 1991 al 1996, rimanendo poi collaboratore nella Commissione Grandi Opere. Fu certamente emozionante entrare nella sede dell’Ana di via Marsala, ricca d’immagini e trofei rievocativi e prendere posto nella sala del consiglio direttivo, con tanti alpini di ogni età, provenienti dalle numerose località italiane. Sull’unico immenso tavolo sedevamo con l’avv. Gino Morani, il giovane Carlo Pagani, Giuseppe Parazzini di Milano poi Presidente nazionale e Vito Peragine Presidente della Sezione di Bari, l’avv. Emanuele Principi di Milano, Fabio Radovani, Adriano Rocci di Torino che sdrammatizzava con le sue caricature e Antonio Sarti di Bergamo responsabile della Pc nazionale. Sul lato opposto avevo di fronte Lino Chies di Conegliano. Agli inizi del 1992, io, “geometra da cantiere”, fui subito coinvolto nella “pazza idea” di Ferruccio Panazza e Leonardo Caprioli, di costruire un asilo a Rossosch (Russia) in memoria dei Caduti della tragica ritirata del Corpo d’Armata Alpino (1942/43). Partecipai quindi fin dall’inizio alla commissione della “Operazione Sorriso” che mi portò a frequentare Rossosch per dieci trasferte. Un altro argomento a cui mi dedicai nell’ambito del Cdn fu lo studio della normativa per l’attività della Protezione Civile, per la stesura delle convenzioni regionali e l’approntamento dei regolamenti sezionali, con il coordinamento di Antonio Sarti. Ci furono anche impegni più festosi come per l’assegnazione del premio di Fedeltà alla montagna. L’Ana tanto ti chiede, anche di sacrifici e spazi tolti alla famiglia, però ti dona la possibilità di conoscere la realtà e la vita della gente alpina e tante soddisfazioni ti restituisce in esperienze uniche e indimenticabili.

    Cesare Poncato, Sezione di Belluno

    Grazie Cesare di questa preziosa testimonianza.