Una vergognosa falsità

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    Articolo di tipo Lettere al Direttore

    Leggo sul numero di novembre la lettera di Ettore Marzolo, dove si accosta la figura di Sandro Pertini alla tragedia delle foibe, lasciando intendere una sua diretta responsabilità e complicità con il maresciallo Tito. Nessuno storico, fino ad oggi, ha accennato ad alcun ruolo di Pertini in questo eccidio, neppure un suo avversario come Giorgio Pisanò, che delle foibe scrisse più di mezzo secolo fa.

    Su alcuni (pochi) siti internet si legge di un mai dimostrato bacio del presidente italiano alla bara di Tito. Atto che, se vero, potrebbe essere discusso ma che non consente di associare Pertini alle responsabilità del presidente iugoslavo. Non mi sentirei di giurare sull’attendibilità e sul rigore storico dei siti in questione. Visitando uno di questi (ritornoallatradizione. blogspot.com) si potrà leggere, oltre l’articolo Pertini: piccolo uomo grande impostore, anche l’invito al boicottaggio di Israele indicato come Stato canaglia per antonomasia nonché razzista e terrorista. Mi sarei aspettato da te non una difesa, ritengo per la maggioranza dei lettori non necessaria, della memoria e dell’onore di Sandro Pertini, bensì la smentita di una evidente e vergognosa falsità.

    Elio Bosio

    Caro Elio, rispondo a te, a Paolo Galuppi e ad Ettore Marzolo che mi inoltrano lettere analoghe. Credo non ci voglia molto per distinguere i dittatori da personaggi come Pertini. Se non l’ho precisato nella precedente risposta, come mi rimproveri, è solo perché mi sarebbe sembrata un’offesa all’intelligenza dei lettori. Ma hai certamente ragione se mi dici che questo non bisogna mai darlo per scontato.